abbinamento

Come si degusta un formaggio ? Mini lezione con Paolo Gori e Formaggi Corzano e Paterno

Mini lezione di tecnica degustativa di un formaggio artigianale con Paolo gori durante l’annuale serata da Burde Birra e formaggi di Primavera. In tavola i formaggi di Corzano e Paterno ma non solo. Una serata incredibile per profumi e sapori grazie anche alla bella scelta di Birre in abbinamento e alle preparazioni come i carciofi ripieni di marzolino. Ma il protagonista formaggio richiede un minimo di attenzione se lo si vuole davvero apprezzare al meglio. (altro…)

Bistecca e Champagne: si può fare? Ecco il responso…

La risposta, da libro di testo sommelier, sarebbe ovviamente no…troppa la succulenza della carne perchè la sola componente alcolica (peraltro sempre bassa) dello Champagne possa asciugarla in mancanza di tannino e troppa la differenza di corpo. Però… come spesso accade ci sono diverse considerazioni da fare per esempio il fatto che ci si possa accontentare ed essere felici di un abbinemento in cui la carne abbia il sopravvento e il vino si limiti ad assecondare e accompagnare il boccone senza poter aggiungere molto. Oppure si può considerare il fatto che quanto il boccone di carne comprende una buona percentuale di grasso allora la bollicina e le sensazioni agrumate di alcuni Champagne possano essere esaltate e giungere molto piacevoli. Nel nostro caso, il pubblico si è diviso in maniera quasi omogenea tra la Classe M, etichetta portabandiera dei vigneti di proprietà di Montaudon, e il 2002 deciso forte, di buon corpo e struttura (e anche alcol) che a livello di gusto accompagnava benissimo la carne anche se la sua forte acidità da 2002 risultata in contrasto con note della cottura della carne stessa.

La Classe M invece ha bollicina più lieve e soprattutto più corpo con un’acidità meno marcata e una gamma di sensazioni più morbide.

Buoni anche se molto inferiori, i risultati del Rosè di casa che per un 20% degli avventori era il vero Champagne da Bistecca della situazione… Serata stimolante e piacevole, ovviamente da ripetere finchè non troveremo un abbinamento azzeccato al 100%

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Montebrullo Sangiovese di Romagna Superiore 2007 Costa Archi

Rosso potente e brillante, opera di Gabriele Succi dal vigneto omonino, con naso squillante di marasca fresca che pare voglia uscire dal bicchiere. la punta di alcol è appena avvertibile ma è ben integrata senza sembrare un difetto. Si avvertono note di tamarindo, nocciole e un filo di mandorla, poi tabacco e cannella. (altro…)

Barberani Villa Monticelli Moscato Passito 2007

Da una zona classica e famosa da sempre per i suoi vini dolci come Orvieto ecco uno dei due gioelli dolci di casa Barberani. Meno noto del Calcaia (il muffato di casa) il Villa Monticelli è capace però di vette aromtiche di una suadenza incredibile che lo rendono perfetto da sorseggiarsi al tramonto. (altro…)

Vino d’Estate | Cosa propone il Salento #Mario con Paolo Cantele

I vini pugliesi non sono nè pesanti nè alcolici nè con le puzzette e in special modo il negroamaro che oltre ad essere un gruppo musicale è una delle uve con maggiori potenzialità del nostro paese per i rosati ma anche grandi rossi. Ne abbiamo parlato all’ultimo  God Save the Wine con Paolo Cantele che ce ne racconta ogni sfumatura. (altro…)

Langhe Nebbiolo 2008 Mirafiore

Azienda storica legata all’Unità d’Italia, porta il nome che aveva prima di adottare quello  di Fontanafredda mentre oggi rappresenta una linea di prodotti più classici e da vigneti condotti in maniera naturale. Questo Langhe Nebbiolo stupisce per rotondità e capacità di lasciarsi bere senza pensieri con ritorni interessanti in tavola specie in abbinamento con carni. (altro…)

Ariete e Prosecco, la degustazione astrologica

Impetuoso, travolgente, spumeggiante, prosecco molto particolare colfondo, già dallo sguardo cattura e affascina come fanno gli arieti molto decisi. Lo annusiamo e torniamo bambini, profumi dolci mela e pera quasi in purea. Effervescenza già al naso, bocca ancora più ariete con tenacia e voglia di riscattare idea banale del prosecco con poche pretese. Questo è un vino che vuole impressionare e ci riesce con ritorni floreali candidi, note  di fieno e di campo… (altro…)

Valpolicella Superiore Ripasso Serego Alighieri 2006

Dalla famiglia Serego Alighieri, un vino ottenuto dai filari della tenuta comprata dal figlio di Dante Alighieri agli inizi del 1300. Ed è anche molto nota per custodire un ceppo di Molinara antichissimo che dona ai vini sfumature inedite in altri Valpolicella dove la molinara è quasi del tutto abbandonata. (altro…)

Vermentino SoloSole 2010 Poggio al Tesoro Bolgheri DOC

Da Bolgheri, zona ormai famosa per i suoi Vermentino molto strutturati tropicali e fruttati, un vino in controtendenza più vicino alla realtà vera del Vermentino mediterraneo. Già dal colore vince la semplicità e la mineralità su note più piacione e ruffiane con una sapidità marina che esce bene dal bicchiere. (altro…)

A tavola con il Sauternes | Abbinamenti (im)possibili con i vini dolci

Quando si parla di vini dolci a tavola le reazioni sono spesso di orrore e disgusto e tiriamo in ballo scusanti varie per non provarci nemmeno. Vito Mollica del Four Seasons Firenze invece di fronte ai 12 vini previsti per la serata, uno per ogni annata da 12 grandi Chateau di Sauternes e Barsac compreso il monumentale Chateau d’Yquem (a seguito della grande degustazione pomeridiana di cui trovate traccia qui), si è ingegnato per adattare alcuni suoi piatti alla causa e riuscendo al contempo a non esagerare in intensità e consistenze per permettere una cena agevole e senza affaticamenti eccessivi al palato, cosa scontata quando si vanno a bere vini con minimo 14% di alcol e 150 grammi/litro di zucchero… (altro…)