In edicola su Business People di Luglio 2019 una interessante disamina di cosa potete aspettarvi da questi due grandiosi millesimi quando arriveranno nei vostri bicchieri. Due annate diverse ma per certi versi simili con l’ovvio vantaggio della 2008 per adesso ma che potrebbe assotigliarsi via via che le 2012 più importanti arrivano sul mercato.
Alla grandezza della 2008 ci si è arrivati con Marzo e Aprile freschi e piovosi, compreso neve e gelo. A Maggio temperatura più alte della media e mesi estivi molto variabili con fioritura irregolare e problematica, con tempeste a luglio, fresco ad Agosto con invaiatura molto precoce. Una vendemmia complicata e poco promettente, in realtà, ma il miracolo accade da metà agosto in poi con sole e clima asciutto alternato a nuvole sotto le quali le uve maturano gradualmente, raggiungendo uno stato di maturità eccezionale senza perdere un grammo di acidità. La 2012 invece è iniziata malissimo con una catastrofica pressione sanitaria, malattie e freddo con gelate precoci e tardive, primavera con solo pioggia perfetta per funghi, peronospora e oidio, pioggia in fioritura, acinellatura, grandine a maggio e giugno, poi caldo luglio e disidratazione che ha fatto perdere 40% della potenziale resa: almeno fino ad agosto un disastro cui mancavano solo le cavallette bibliche per essere completo. Ad agosto ha smesso di piovere e con il caldo è arrivato anche tanto vento che ha tolto muffe e ha messo tutti tranquilli ad aspettare la perfetta maturità: il tocco magico è stato l’escursione termica con caldo di giorno per zuccheri e aromi ma di notte quasi freddo che manteneva acidità.
E nei bicchieri? A voi e a Business People la risposta!