Quando mi hanno chiesto “un” articolo sul Sangiovese ho pensato ad uno scherzo poi mi sono lasciato un pò andare e ovviamente la redazione si è ritrovata con 14mila caratteri invece dei 7000 richiesti…Tagliando qua e là ne è venuto comunque fuori un pezzo almeno interessante spero, sia per neofiti che per cultori del Sangiovese. Si parla di storia, origine, caratteristiche e mi lancio pure in individuare qualche etichetta simbolo che valga la pena scoprire o ri-scoprire.E così ecco ripercorrere le orgini storiche e leggendarie (etrusche, romagnole e altre), l’etimologia dal Sangue di Giove, le ultime scoperte che portano in Campania e Calabria. Eppoi altre curiosità sul come coltivarlo e soprattutto sull’eterna diatriba del se mescolarlo oppure lasciarlo in purezza.
Avrò trovato una risposta? ovviamente no, o almeno non proprio definitiva…
Intanto ecco qui l’incipit del pezzo che trovate in edicola appunto su Business People di Gennaio 2010, 3,50 € , 60mila copie di tiratura, non dovreste avere problemi a reperirlo ogni dove!
“Se fuori dall’Italia si chiede il nome di un vino italiano difficile che tra i primi tre non salti fuori il nome Chianti, Montalcino o Morellino. Se poi andiamo a fondo, cosa c’è di più rappresentativo per i gourmet di tutto il mondo del Tignanello Antinori? E cosa di più allegro e conviviale del vino dei Colli Romagnoli? Credeteci o no, alla base di tutti questi vini c’è sempre e solo lui, il nostro vitigno campione sui mercati del mondo e sulle nostre tavole, sua divinità il Sangiovese, il “sangue di Giove”.
Si fa sempre fatica a crederlo ma ormai è appurato che superate le diatribe tra toscani e romagnoli che ne rivendicano la paternità (il nome stesso pare derivi da sanzvè in romagnolo ma c’è una parola analoga addirittura negli antichi Etruschi…) le vere origini di questo vitigno sono da ricercare nel Ciliegiolo e nel…”