Il supertuscan di casa (che però ogni anno sfodera anche una delle migliori riserve del Chianti Classico) ha sempre rappresentanto l’eccellenza del Sangiovese di Gaiole e quindi eleganza suprema con note floreali incantevoli e fruttato intenso e fresco. L’annata 2001 è stata grandissima e in effetti il naso 10 anni dopo è incredibilmente giovane fruttato e polputo con una nota di viola in fiore che quasi non si crede all’etichetta. completano il naso cenni di agrume, di alloro, di ginepro e di resina che continuano anche nel palato dove però l’età del vino si sente maggiormente. Tannino a grana fine e acidità ci sono ancora e hanno una riserva di longevità di qualche anno ma siamo già ad un stato di evoluzione ben definito. Beva non leggerissima, da tavola assolutamente, ed è un bel complimenti per un vino decennale come questo.
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