Ormai è un appuntamento fisso nel nostro calendario e anche uno di quelli cui teniamo di più…Torniamo a a Hard Rock Cafe con la nostra nuova e irresistibile maniera di degustare e conoscere il vino, una formula che avvicinerà ancora di più i nostri appassionati al piacere del vino. Un incontro-scontro con la gastronomia americana, i burgers, gli involtini, il Texas e tutto il Southern Comfort Food che HRC ha portato in tutto il mondo. Una formula americana 100% che solo con God Save The Wine si lascia tentare dall’abbinamento con il vino… ce la faremo anche quest’anno? Lo sapremo il 29 Gennaio!
I dubbi sono pochi ma in realtà come ogni concerto fa storia a sè… Cambiano le canzoni e i musicisti e anche se il palco è il solito le combinazioni di suoni, sapori aromi e persone porterà ad una serata memorabile come fu quella dello scorso anno che fece breccia in un pubblico molto più giovane del nostro solito… Ed è quello che amiamo perchè da sempre God Save The Wine ha cercato di portare il rock nel mondo del vino, quell’atteggiamento ribelle alle regole della degustazione classica e la rottura degli schemi ingessati del consumo tradizionale del vino.
Quest’anno proveremo ad abbinare suoni musica e sapori del vino, non solo con i cibi…
L’abbinamento tra vino e musica è uno dei più suggestivi mai proposti e contemporaneamente uno dei più ambiziosi. Fondere insieme due piaceri e sensazioni sensoriali così diverse ha un fascino cui si sono sottratti in pochi negli ultimi anni con risultati spesso entusiasmanti. Proviamo ad abbinare qualche brano di oggi e qualche grande classico, le sorprese non mancheranno e soprattutto vediamo se è possibile ricavare un metodo di abbinamento che possa essere usato comodamente con la musica e i vini che avete a casa.
Chi si avvicina al mondo del vino, inizialmente intraprende un percorso che prevede la scomposizione dell’analisi sensoriale nelle classiche tre fasi: visiva, olfattiva e gustativa. In realtà i nostri sensi non percepiscono ciò che ci circonda a “comparti stagni”: gustare un vino in un luogo speciale o in buona compagnia porta inevitabilmente a un senso di appagamento maggiore a quello che si avrebbe, per esempio, in un’asettica cabina di degustazione. Se poi un vino evoca ricordi belli e positivi, ecco che la degustazione risulta essere ancora più gratificante e facilmente memorizzabile.
Ma in che modo vino e ambiente interagiscono fra loro per darci queste eccitanti sensazioni?
Un termine che per esempio Mirco Mariotti di Wine Music ha coniato per affrontare l’argomento è la “risonanza sensoriale”, che prende a prestito dalla definizione fisica di “risonanza” il concetto di vibrazioni che si sovrappongono creando un’amplificazione delle singole frequenze di base. Ebbene sì, parliamo di frequenze, perché le molecole microscopiche che compongono tutti i corpi, compreso il nostro, sono in continuo movimento nello spazio, generando così, in accordo con il dualismo fra particelle infinitesime e fotoni di energia, onde elettromagnetiche che si propagano nello spazio e che possono interagire fra loro. Ovviamente il fenomeno della risonanza si riferisce a frequenze omologhe, ma niente ci vieta di immaginare il nostro corpo come una sorta di antenna che si può sintonizzare simultaneamente su diverse bande di frequenza (gli stimoli sensoriali) che vengono captati dai nostri recettori (coni e bastoncelli negli occhi, bulbi piliferi nel naso, papille gustative nella lingua…), fornendo, dopo opportuna elaborazione nella centralina che è il nostro cervello, una risposta che può essere il ricordo di un sapore o di un profumo, la visualizzazione di un’immagine…
Può quindi accadere che un suono possa evocare un colore (Kandinskij docet), o un sapore far emergere un ricordo (come per Proust la sua succulenta madeleine…) e perchè la musica non potrebbe amplificare un sapore o evocare un profumo? Si parla in questi casi di sinestesia e di risonanza sensoriale.
Nel caso del vino ciò che ricercheremo sono abbinamenti di “concordanza” ovvero accostare le “alte frequenze” della musica (legate per esempio a quelle emesse dagli strumenti a corda o ai ritmi con le battute più “veloci”) con le “alte frequenze” per esempio del colore di un vino, che sono legate per complementarietà alle tonalità gialle e verdi, che a loro volta per sinestesia sono accostabili ai profumi dei frutti gialli, e ulteriormente ai sapori acido e salato. Quindi vini freschi, bianchi, gialli e bollicine con canzoni più vivavi e ritmate e vini più morbidi strutturati e alcolici su note di archi violini e pianoforte, nonchè fiati.
E in tavola? Il consueto, ma rinnovato e non poco, molto più leggero rispetto al passato, assortimento di salse, sughi, affumicature, fritture e dolcezze varie con spazio anche per i vegetariani, insospettabilmente, con gli spring roll di derivazione cinese o le farciture come il blue cheese danese e altri ingredienti esotici come l’avocado per il guacamole.
Per abbinare e affinare le nostre sensazioni avremo a disposizione una grande gamma di vini a partire dalle bollicine dello Champagne e quelle nostrali dalla Rùfina, la maestosità orchestrale del Barolo di Langa e del Nebbiolo, la dolcezza del moscato, la classicità del Sangiovese di Toscana, del Chianti Classico e di Montepulciano, dei Colli Fiorentini, della MAremma del Morellino di Scansano. Ancora bollicine dalla Franciacorta e dall’Emilia del Lambrusco, una vera e propria sfida al gusto e alle emozioni più rock che il vino può ispirare!
Ecco la lista vini:
Champagne Jacquart (Reims, FR)
- Champagne Mosaïque Brut
- Champagne Mosaïque Rosé
- Champagne Mosaïque Bdb 2006
La Montina Franciacorta (Monticelli Brusati – BS)
- Franciacorta Brut
- Franciacorta Argens Saten
- Franciacorta Rosè DemiSec
- Franciacorta Aurum Millesimato 2008
Cleto Chiarli (Castelvetro di Modena – MO)
- VECCHIA MODENA PREMIUM, Lambrusco di Sorbara DOC
- LAMBRUSCO DEL FONDATORE, Lambrusco di Sorbara DOC fermentato in bottiglia
- PRUNO NERO DRY, Lambrusco di Modena DOC Spumante Dry
Damilano (Barolo, CN)
- Barbera d’Asti DOCG 2013
- Langhe DOC Nebbiolo 2012
- Barolo DOCG 2010 Lecinquevigne
- Moscato 2014
Carpineto (Greve in Chianti, FI)
- Dogajolo Bianco Igt 2013
- Dogajolo Rosso Igt 2013
- Dogaiolo Rosato Igt 2013
- Spumante Bianco Brut
- Spumante Farnito Brut
Guicciardini 1199 (Montespertoli, FI)
- La Historia Rosso Toscana Igt 2011
- Castello di Poppiano Riserva Chianti Colli Fiorentini 2011
- Morellino di Scansano I Massi di Mandorlaia 2012
Tenuta del Buonamico (Montecarlo, LU)
- Cercatoja IGt Toscana Rosso 2010 Sangiovese, Syrah, Cabernet Sauvignon
- Rosè Particolare SPumante Brut Sangiovese e Syrah
- Spumante Particolare Premiere Cuvèe Pinot Bianco 100%
- Vasario IGT Toscana Bianco 2012 Pinot Bianco
Castello di Brolio (Gaiole in Chianti, SI)
- Brolio Chianti Classico 2012
- Brolio Chianti Classico Riserva 2011
- Castello di Brolio Gran Selezione Chianti Classico 2011
- Chianti Classico Riserva Gran Selezione Colledilà 2011
Castello del Trebbio (Rùfina, FI)
- Metodo Classico Castello del Trebbio (extra brut Chardonnay- Trebbiano)
- Sangiovese Anfore 2012 IGT
Tenuta CasaDei (Suvereto, LI)
- Sogno Mediterraneo IGT Toscana 2012 Tenuta Casadei (Grenache, Syrah, Mourvedre)
La Castellaccia Alessandro Tofanari (San Gimignano, SI)
- Vernaccia di San Gimignano Astrea 2011
- Vernaccia di San Gimignano Murice Riserva 2011
- Vernaccia di San Gimignano Ciprea 2012
- San Gimignano Rosso 2011 Fantesco
La Querce (Impruneta, FI)
- Chianti Sorrettole 2013
- Chianti Colli Fiorentini La Torretta 2012
- Toscana igt rosso La Querce 2011
- Toscana igt passito Dama Rosa 2009
2 thoughts on “Rock the Wine il 29 Gennaio! God Save the Wine torna all’Hard Rock Cafe di Firenze”
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