Rocca delle Macie tra presente, futuro e…la Riserva Chianti Classico 1997 (in doppia magnum)

Rocca delle Macìe è forse uno dei nomi che tutti conoscono nel Chianti Classico, principalmente per via della ubiquità della produzione, che in effetti è possibile trovare ovunque in Italia in negozi di ogni tipo. All’interno della gamma (esplorabile nel sito appena rifatto, dotato anche di un blog Rockablog) si intuisce una doppia anima, una volta alla tradizione chiantigiana e al sangiovese, e l’altra che esplora nuovi orizzonti con  però un gusto “Castellina” (in Chianti) che ritorna prepotente in molti vini aziendali.

Dalle parole di Sergio Zingarelli, è bello ripercorrere un pezzetto di storia del Chianti Classico e capire come certe aziende abbiano attraversato i decenni in maniera sempre dinamica sul mercato fino ad approdare oggi ad una riscoperta dei singoli terroir delle varie tenute e il superamento del concetto di Supertuscan con lo storico Sergioveto (blend sangiovese e cabernet)  che diventerà con la vendemmia 2010 un Sangiovese 100%.

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Momento importante della serata è stato la verifica della tenuta di uno dei vini simbolo del passato, in questo caso siamo nel 1997  una ex “annata del secolo” Questa doppiamagnum di Chianti Classico Riserva 91997 contiene una selezione delle migliori uve di vari vigneti (non è un “cru”) e la composizione vede un 85 di Sangiovese e un 15 tra cabernet merlot e anche un minimo di uve bianche (obbligatorio all’epoca). Il colore è impressionante sia per lucentezza che per profondità e il granato è appena accennato.

Ma c’è ancora tutto o no?

Al naso la componente del sangiovese predomina con note di fiori secchi, frutta sotto spirito, mallo di noce, liquirizia e tabacco con i vitigni bordolesi a dare un accenno di goudron e divagazioni nel fruttato di bosco in confettura. Componente speziata molto interessante e in bocca si rivela ancora vitale, non con molta vita avanti ma in una fase in cui ancora lo si abbina a molti piatti di carne bianca e pasta condita in maniera sfiziosa, a noi è andata benissimo sullo Spaghettone Fabbria gota di grigio del casentino e Zafferano.

Sergio Zingarelli ce lo presenta nel video:

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Bello sentire il sangiovese prendersi la rivincita dopo un decennio sulle altre uve…