Un vino che segna l’ingresso per Martin Hofstaetter nell’olimpo dei grandi vini tedeschi “mit predikat” ovvero con una denominazione che ne indica la vigna e impedisce lo zuccheraggio. Struttura forza ricchezza e maturità devono essere raggiunti in vigna e a queste latitudini servono vigneti particolari e ben delineati. Qui siamo di fronte ad un naso molto reticente che si svela pian piano come a trattenersi il meglio per gli anni a venire. Tocchi di arancio candito, pompelmo rosa, iodio e mare, velo di papaya e frutto della passione ma sono davvero, almeno al naso, soltanto cenni che invece al palato si allargano in tanti rivoli di sapore con un corpo e una intensità notevoli per un Kabinett (la prima delle cinque denominazioni basate sul grado zuccherino delle uve in Germania). Vino che ruota affascinante nel bicchiere e che richiede attenzione e ascolto attento con una persistenza davvero lunga che promette una bellissima evoluzione nei prossimi 5 anni.