Il vino che è più nel cuore di ogni alsaziano resta sempre lui, il Riesling, il principe dei vitigni bianchi. Seppure diviso con la Germania per eccellenza, in Alsazia appare meno austero e più soffice, con quel “nonsocosa” francese che lo fa parlare in maniera diversa a cominciare dall’idrocarburo molto meno marcato.
Ma soprattutto, oltre al naso ti agrumi dolci, cenni tropicali, lieve fumè e gesso a convincere è il palato dotato di una freschezza agrumata speciale e scattante, perfetta per renderlo il compagno ideale della tavola dove per usare le parole di Jean Frederic Hugel è come la spruzzata di limone sul pesce o il tocco di aceto balsamico sui formaggi, un elemento che rende speciale e completo il piatto rimanendo sempre a lato senza mai prevaricare l’equilibrio della preparazione.