Una delle annate migliori per questo cru di vecchie viti di Primitivo, circa 20 ettari che rappresentano il nucleo originario del lavoro della cantina sociale che vanta oggi 1500 ettari di viti da circa 1200 soci condirettori per un totale che sfiora i 12 milioni di bottiglie. E’ stata un’annata eccezionale la 2013 anche in Puglia con un bell’equilibrio e alternanza di periodi caldi e altri più freschi con qualche pioggia ad allungare la maturazione.
Il risultato è un vino che al naso è giovanissimo, ricco e sfaccettato che pesca a piene mani dall’immaginario classico del vitigno tra visciole, ciliegie mature, mirtillo, alloro, prugne, oliva e note di macchia mediterranea con tocchi vegetali intriganti cui si aggiungono tostature e spezie da una riuscita integrazione con il legno. Il sorso tradisce un po’ di calore ma quest’annata tipica e potente conquista subito e comunque promette un’evoluzione interessante.