Se fossimo maniaci dei punteggi, d’accordissimo con Paolo Baracchino, qui avremmo dato il massimo con un perfetto bilanciamento tra frutto e legno e tra alcool e morbidezza e acidità e tannini. Evoluzione coerente, prestanza da grande vino ma eleganza e raffinatezze non comuni. Aggiungeteci un tocco di femminilità di profumi ed avete forse il miglior Capatosta da bersi da meditazione e seduti in qualche wine bar! Onestamente difficile fare di meglio per un vino da conversazione e anche se a tavola gli abbiamo preferito altre annate, questo 2001 rimane una delle vette espressive più alte per questo Morellino e una delle dimostrazioni di quanto in alto si possa arrivare dalla Maremma.
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Capatosta 2001
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