Il piccolo grande bianco di casa Ornellaia giunge ad una maturità stilistica notevole con la difficilissima annata 2022, calda, siccitosa e dalla estate durata almeno cinque mesi… Lo fa con garbo e stile impeccabile grazie all’assemblaggio di sauvignon (a dare erbe aromatiche e spezie, poco tiolico e tanta balsamicità) il viogner a dare corpo struttura e una bella dose di frutta dolce albicocche e pesca in questa fase iniziare in cui l’altro vitigno fondamentale e genialmente incluso nel blend ancora non si è espresso ovvero il verdicchio!
Proprio il tocco di acidità di questo e la sua struttura rocciosa donano una agilità insospettabile al vino proiettandolo verso un grande futuro e un presente di soddisfazione come nell’abbinamento con il cacciucco di ceci di Paolo Gori o i Tortelli mugellani al ragù dell’aia di Eros Ghezzo in Palagina.