Il “sultano” ovvero il vino più rotondo grasso e polposo tra quelli classici in questa regione può essere una vera sorpresa per tutti quanti sono abituati alla sua versione italica. Qui abbiamo un mese quasi in più sulla pianta e una maturazione molto più elevata che porta ad avere aromi e sensazioni dolci importanti tra pesca gialla, ginestra, susine in confettura, zafferano, canditi e qualche cenno di frutto anche rosso.
Bocca piena e marcata quasi stucchevole ma senza traccia di zucchero residuo, è solo la magia del grande frutto maturo e dolce che inganna e culla i nostri sensi. Un vino notevole sulle verdure, minestre e preparazioni dove diventa compagno di tavola affidabile e di grande soddisfazione.