Due territori lontani e distanti come latitudine ma che si richiamano nel bicchiere e nelle caratteristiche pedoclimatiche: questa la degustazione organizzata da Paola Rastelli di Ais Livorno per Castagneto a Tavola. Lassù le Graves, i ciottoli e i detriti della Garonna che hanno depositato per secoli ciottoli e prima ancora i mari che hanno creato un letto di argille. Qui il mare in vista, i detriti e i sassi (a cominciare famosi della “Sassicaia”) portati dai fiumi e la sabbia silicea quasi affiorante. Lassù le foreste che bloccano i venti atlantici e l’estuario che stempera, qui le colline che aiutano a proteggere dai venti da Nord Est e un andamento climatico mite grazie al mare dirimpetto. E ancora più particolare a Pessac-Leognan come a Bolgheri una grande importanza anche per i vini bianchi. Che cosa ci aspettiamo allora nel bicchiere se i territori sono così lontani e così simili?
Ecco una introduzione ai terroir delle due denominazioni:
E qui le prime indicazioni dopo i primi assaggi alla cieca, le due zone a confronto sono ben distinte…
Non si tratta di stabilire una classifica o un vincitore ma almeno di dire se l’eleganza viene raggiunta con una certe puntualità oppure se è ancora una chimera. Di certo la Francia si sente per via di note più fredde e cupe, un tabacco fermentanto ricco e scuro e un tannino che sa essere ben dosato e al servizio del frutto. A Bolgheri invece i frutti sono più carnosi e spaziano tra frutta rossa e nera, ci sono maggiore balsamicità e note mediterranee tra alloro, mirto ed elicriso (oltre ad una bella liquirizia) ma spesso l’eccesso di legno mette un poco in crisi il risultato finale. Soprattutto è l’età media dei vigneti quasi doppia in FRancia che fa esprimere Cabernet e Merlot in maniera più signorile e meno esasperata. L’uso del legno ha i suoi problemi anche a Pessac Leognan ma sempre più scelta stilistica che volontà di stupire e desiderio di bruciare le tappe come invece pare accada dalle nostre parti. Come note aromatiche, Pessac si distingue per note più piraziniche del Cabernet, Merlot più composto e tabacco evidente con goudron appena accennato.
e se volete farvi una idea più approfondita: 5 Bordolesi contro 5 Bolgheresi, ecco qui tutti i video delle degustazioni.
E se siete interessati, ricordatevi che oggi alle ore 17 Maurizio Zanolla ripete la degustazione con gli stessi francesi e altre 5 grandi Bolgheresi, ovviamente sempre a Castagneto Carducci!
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