Quando qualche anno fa son cominciati a spuntare come funghi in Italia centrale un sacco di vini a base, spesso solamente, Petit Verdot (Casale del Giglio ma anche il Campo alla Sughera presentato allo scorso Vinitaly) mi sono domandato subito cosa mai un vitigno presente sempre come 1 o massimo 5% a Bordeaux potesse avere di tanto speciale.
Sottoponendo i miei assemblaggi di Petit Verdoti, Merlot e Cabernet Sauvignon per My Feudo alla platea degli avventori di Burde ho avuto qualche parziale risposta.Per esempio c’è chi lo trova subito molto mediterraneo, chi molto dolce, chi lo detesta all’istante. In ogni caso non ha lasciato nessuno indifferente. E alla cieca, vari blend più o meno improvvisati si sono rivelati molto utili per confezionare la “formula” che ho consegnato venerdì scorso a Franco Giacosa.
Ma prima del test drive sui miei clienti, a dire il vero molto curiosi e intrigati dalla prospettiva, vi ragguaglio su alcune modalità di lavoro che ho seguito, senza ovviamente rivelarvi l’assemblaggio finale che credo sarà reso noto in settimana prossima.
Degustazione Petit Verdot
di primo acchito ti entusiasma subito, balsamico e tonico ti si insinua su per il naso e non ti rendi bene conto cosa sia, poi leggi petit verdot e capisci che è proprio il suo essere così “diverso” a colpirti. In bocca senti che forse manca di polpa e mordente e non dura quanto vorresti. Però la piacevolezza è assicurata sia al naso che in bocca.
Degustazione cabernet sauvignon
sempre il solito cab anche se in Sicilia perde un pò di eleganza in favore di una ricchezza di frutto paurosa. Maturazione ottima senza esagerare, in bocca ha una bella acidità e un tannino che si lascia ricordare piacevolmente . Note tra la ciliegia, il lillà, il mirto e la carruba. Mi piace anche da solo.
Degustazione Merlot
piacione come di rigore, bel cassis, frutta di bosco, amarena e un pò di mirra, tostature leggere accattivanti. soprattutto si fa notare per una alcolicità appena esuberante che marca la beva e ha bisogno proprio di una “regolata” per funzionare nel blend. In bocca è piacione ma il tannino e la freschezza non mancano.
Senza la pratica, direi che la spina dorsale dovrebbe essere proprio il cab avendo cura il più possibile di preservare l’aromaticità del petit verdot che potrebbe essere una delle carti vincenti di questo vino.
1- Primo tentativo “classico” 33% 33% 33%
conviene sempre provarla così per vedere un pò…
Al naso il pv rimane prevalente, l’effetto è molto mediterraneo e sontuoso, molto ricco e variegato, non elegantissimo ma divertente da leggere come le tre varietà interagiscono senza perdere la propria identità fino in fondo. In bocca però il vino asciuga un pò e al contempo la componente alcolica si sente, il finale è un pò corto e la polposità immaginata al naso non si rivela appieno in bocca.
2- Altro classico : 50cab 50 merlot
bel balsamico, piuttosto affilato senza stonare, bocca rimane dritta grazie al cab, risultando abbastanza maschile e forte. bocca niente male la persistenza del cab si addolcisce appena ma il vino rimane composto. Forse a risentirlo il naso non potrebbe essere più ricco ma con la beva ci siamo forse
3-Osiamo un pò: 50 pv 25 merlot 25 cab
naso di slancio e ricco, tra i migliori, mediterraneo e fiorito senza essere troppo fruttatone. Bocca sapida e dinamica, finale leggero senza sbavature. Non dà l’idea di un vino importantissimo ma molto bevibile e piuttosto insolito. Siciliano ma non troppo, ecco. Magari morde un pò di tannino e acidità ma con i piatti giusti…
4 Inedito per inedito…: 50 merlot 50 pv
naso esplosivo quasi eccessivo, un pò innaturale ma piacevole. In bocca però pare troppo bibita e poco vino. MAgari servito un pò fresco e con abbinamenti light potrebbe quasi funzionare.
5 provamo a toglierci di meggio il merlot: 50 cab e 50 pv
naso molto composto ma espressivo a metà tra il balsamico e la frutta in confettura, molto ma molto affascinante. bocca molto piacevole, non pienissima ma persistente con finale di caramella alla frutta di bosco e succo di mirtillo.
A questo punto avevo le idee piuttosto confuse, ragione per cui… (il seguito la prossima settimana!)