Un raro blend toscano che sa accorpare i classici vitigni bianchi della tradizione come trebbiano e malvasia insieme ad influenze mediterranee ovvero vermentino e clarette senza cedere alla moda del viogner e sauvignon per addolcire il risultato. Questo bianco di Montepeloso è in linea con le idee di Fabio Chiarellotto sui vini della maremma e risulta piacevolissimo già dal naso ricco di suggestioni sapide saline e di erbe aromatiche tra timo, salvia e un bel floreale con ritorni agrumati.
Bocca più sapida che acida ma il risultato complessivo è di una freschezza limpida e pulita che soddisfa e invita a berne più bicchieri con abbinamenti come salumi, torte salate e ovviamente mare, crudo in primis.