Il vino più cerebrale, complesso e immaginifico che Marchesi Mazzei (e forse qualsiasi azienda toscana di vino in genere) mai abbia mai concepito è proprio questo folle e bellissimo assemblaggio di 36 diversi biotipi di Sangiovese compiantata in un unico vigneto sperimentale.
Un vino che è emerso profondamente e nitidamente negli assaggi interni aziendali a partire dal 2008 quando questo vigneto piantato nel 2001 ha cominciato a mostrare le sue capacità. Naso ricco e sfaccettato che mostra lati del sangiovese nuovi e cangianti con note dal pepe al vetiver passando per note speziate cupe e altre squillante floreali di iris, viola, bergamotto e arancio. Bocca tumultusa e giovanile ma capace di trasmettere piacere e godimento anche in questa fase evolutiva se ben abbinato come sulla guancia al sangiovese di Paolo Gori.