Ogni anno la finale per lo Chef Emergente del Centro Italia è sempre combattuta e appassionante e, coinvolgendo chef da Roma, Firenze Abruzzo Marche è sempre un incontro di sapori forti e decisi ma che vede sempre prevalere chi riesce meglio degli altri a gestirli e armonizzarli. Quest’anno il campione che sfiderà nella finale a Roma il Miglior Chef emergente del Sud e del Nord sarà Marco Martini chef alla “Stazione di Posta” a Roma. Ma per arrivare all’elezione del vincitore in giuria abbiamo assaggiato alcuni piatti molto interessanti.
Marco Veneruso “Il Palagio” – Firenze che ci ha preparato uno stuzzicante Risotto al Vernouth di Prato, zafferano ed erba cedrina
e una Palamita al mosto cotto con fichi e germogli forse un poco troppo delicata ma eseguita in maniera impeccabile e talentuosa.
Poi da Castel Monastero, Aniello Cassese con un cannellone ripieno di ricotta e cipolle croccanti e cumino molto dolce ma squisito e un più banale Pollo del Valdarno con Fagioli e Uva.
Sul palco anche il finalista per il Lazio,poi vincitore assoluto, il romano che più romano non si può Marco Martini che da Antonello Colonna se ne è andato al Testaccio ad aprire la “Stazione di Posta” che ha presentato un piatto tra memoria e novità, La diavola, concentrazione di sapore con pollo marinato con vino aglio pepe, cotto a bassa temperatura servito con una carota nera con succo limone paprika albume farina e olive nere erba piccante. Forse troppi ingredienti ma decisamente ambizioso e stuzzicante. Più tranquillo ma sempre ricercato il suo secondo piatto ovvero le Animelle glassate con carote olio burro e maggiorana e maltodestrina (olio EVO e pepe).
Discreta anche la prova di Sabatino Lattanzi di “Zunica 1880” a Civitella del Tronto con un tradizionale maialino nero con ginger e pepe di sechuan e una gustosa Vellutata di zucca screziata con crema di Pecorino delle Colline Teramane.