Da un vigneto piantato nel lontanissimo (per Bolgheri) 1991 da suo padre Michele, James Satta produce oggi uno dei più squillanti Bolgheri Superiore sul mercato. Il Piastraia oggi è intensità struttura ricchezza ma rilette in chiave moderna e contemporanea ovvero con una levità di sorso che rende giustizia ad una visione fresca e dinamica della denominazione.
Da uve cabernet (che al momento dominano), merlot e una quota non simbolica di sangiovese, è un vino ricco e piacevolissimo con note speziate e tostate (legno di cocco, cedro, tostatura , mandorle) a incorniciare un frutto scuro e rosso ben animato. Sorso con tannino da finire di polimerizzare ma capace di accompagnare alla grande carni come quelle di cinghiale preparate per l’occasione da Paolo Gori ed Eros Ghezzo in Palagina.