Rischiando un divorzio e un affido di figli ieri sera ho risposto ad un invito alla cieca, di Sergio Bianchini della Vintage 04, mio spacciatore personale (e di Burde) di vini piuttosto buoni (vedi Capezzana, Massolino, Barone Ricasoli e per altri di Felluga e DonnaFugata) a casa di “amici” (vedremo poi il perchè delle virgolette).
Unica condizione il portare due bottiglie bendate ovvero avvolte nell’alluminio e rese irriconoscibili. Arrivato a destinazione ho trovato ‘Ino (alessandro, che conoscerete dal suo blog), i nostri due ospiti Filippo e Christian e Debora, collaboratrice di Sergio.
Nel mezzo al tavolo, corredato di sushi, formaggi francesi, vari tipi di pane e leccornie varie portate ovviamente da ‘ino, c’erano le 14 bottiglie…Le abbiamo degustate più o meno in ordine, dalle due bollicine ai 10 rossi passando da due bianchi.
Discussione sui vari vini, assaggio comparato e preziosissimo perchè allo stesso tavolo c’erano un rappresentante, un enologo, un vignaiolo, un sommelier ristoratore e un’assistente di vendita e un gastronomo di lunga data. Quindi, a parte l’uomo “comune” direi che c’erano tutte le categorie possibilmente interessate al gusto di un vino! Per me è stato veramente ganzo per esempio sentire la passione la grinta e l’energia che Filippo (l’enologo del gruppo) metteva nei suoi commenti e nelle sue (spietate) analisi e al contempo come invece due AIS-oriented come me e Christian fossimo molto più in accordo degli altri. ‘Ino dalla sua ci faceva vedere la sua esperienza facendoci notare alcuni dettagli veramente particolari su cui sinceramente a volte passo un pò sopra come la chiusura in bocca o il retrogusto più o meno amaricante di certi vitigni.
Insomma da tutte queste opinioni e discussioni che cosa abbiamo bevuto? e soprattutto che cosa ho riconosciuto alla cieca???
Le due bollicine sono state “beccate” da tutti come due champagne, tra l’altro niente male mentre sui bianchi mi sono buttato sul primo come un toscano chardonnay barriccato (e si è rivelato uno chardonnay barriccato ma Sud Africano, poco male) mentre il secondo per me era un Bordeaux Graves bianco (semillon e sauvignon). E invece era uno Chablis Premiere Cru, tra l’altro niente male come mineralità ma un pò scarso di acidità per un 2004.
Grande prova del vostro sommelier informatico invece nel numero 6 che dicevo essere un Bordeaux Cabernet Merlot e che si è rivelato essere un Cru Bourgeois del Pauillac effettivamente Cabernet 70% Merlot 30%.
Nel prosieguo, grande disputa sul numero 5 e sul numero 12 che sono stati identificati come un supertuscan sangiovese cabernet 2001 e un St Emilion ma che si sono rivelati tra lo stupore generale un fenomenale Rovvitello Benanti (nerello mascalese) e un inaspettato Salcheto Nobile di Montepulciano 2003 (queswto proprio non l’avrei mai detto a bottiglia coperta).
Nel mezzo alle bottiglie avevo segnalato due vini particolari, buoni ma strani, e definiti un Boujeolais (non nouveau ma conuqnue giovane) e un Cotes du Rhone 2004. Meno male che non ne abbiamo detto male (anche perchè oggettivamente erano piuttosto buoni!) perchè erano due dei vini prodotti da Filippo e Christian nella splendida Fattoria le Sorgenti nel Chianti Colli Fiorentini a Vallina (Bagno a Ripoli). Il boujeolais si è rivelato essere un bimbo, ovvero il Chianti Le Sorgenti 2006, ovviamente ancora in affinamento e soprattutto il rodano era nientepopodimenochè il vinone aziendale ovvero lo Scirus, edizione 2005, praticamente appena imbottigliato e che sarà sul mercato non prima della primavera 2008.
Devo dire che lo Scirus finora non mi aveva mai convinto del tutto per via di una certa pesantezza di fondo e di una certa marmellosità (lo dico ora perchè se lo dicevo ieri filippo mi strangolava) mentre questo 2005 era veramente tutt’altro, snello ed elegante e mai invadente, profumato e persistente, quasi toscano nei profumi
Svelate lo bottiglie e commentate a caldo è partita una bella discussione su enologi, enologia, vini del territorio e vini internazionali veramente interessante che per fortuna una Pistocchi al cioccolato ha reso meno accalorata….
Che dire, grazie a Sergio per l’invito e a Filippo e Christian per la calorosa accoglienza (specie considerando che non sono loro cliente!) e soprattutto per la possibilità davvero interessante di allenarmi per i prossimi campionati dove se sparo Sangiovese per un Nerello Cappuccio o Merlot per un Pinot Nero (come ieri è successo…) la punizione non sarà quella di mangiare i ceci lessi di ieri…
Alla prossima!
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