Come sapete quest’anno niente Master del Sangiovese che gli impegni sono davvero tantissimi e a qualcosa ho dovuto rinunciare. Per fortuna che per i sommelier che cercano qui comunque informazioni e cronaca dei concorsi che Franco Ziliani, quest’anno in giuria al concorso, ha iniziato un dettagliatissimo report dell’evento. Leggete qui per la descrizione delle prima prova dei partecipanti e qui per il prosieguo del concorso.
Per le domande, ecco alcune anticipazioni…
sempre da Franco: due domande chiedono “in quale zona della Grecia viene coltivato il Sangiovese” e “in quale zona del Sud Africa é coltivato principalmente il vitigno Sangiovese”.
Tra le domande più “intriganti” quelle sulla denominazione italiana “dove si produce il vin Ruspo”, quelle sulla “sottozona più piccola e più grande del Chianti”, sulla “Doc compresa nei comuni di Marsala, Mazara del Vallo, Petrosino e Salemi che prevede la tipologia Sangiovese”, sul vincitore del “primo Master del Sangiovese”, sul numero di cloni di Sangiovese omologati, sul “vitigno di riferimento se si parla di cordisco uva di Troia”, sull’anno di nascita della Doc Colli di Imola e della Doc Colli di Romagna centrale.
Ci sono poi le domande, dovute alla fantasia (e ad un pizzico di “perfidia”) di Roberto Gardini, che le ha elaborate, che mettono alla prova il nozionismo e la cultura del vino dei partecipanti, ad esempio indicare se ed in quale annate, ovvero 1969, 1974, 1989, 1992, non é stato prodotto il Brunello di Montalcino riserva, oppure se nella Doc Rosso di Cerignola sia o meno presente il Sangiovese, ed in quale Docg toscana venga ancora utilizzato il legno di castagno, oppure in quale azienda di San Gimignano si produca un Sangiovese vinificato in bianco e quale sia il suo nome.
Altre domande vertono sui temi del corretto servizio dei vini e del miglior abbinamento cibo-vino, ad esempio la richiesta di abbinare “tre vini a base Sangiovese, Toscana e Romagna escluse, ad una zuppa di pesce elencando le principali caratteristiche del piatto”, o la richiesta di indicare “la corretta temperatura di servizio del Vin Santo Occhio di Pernice”, ma si tratta sicuramente di un insieme di nozioni che un grande conoscitore del Sangiovese come dev’essere un sommelier che aspiri a vincere questo importante Master deve assolutamente conoscere.
Nel pomeriggio i nomi dei 4 finalisti, e sarà dura scelta tra i presenti con Luca Martini e Davide Staffa però grandi favoriti…