I conti Guicciardini producono vino in Toscana dal 1199 ma in Maremma sono arrivati solo alla fine degli anni ’90 con grandi investimenti e una lavorazione del terreno che ha visto appunto affiorare una grande quantità di “massi”. La collina di 26 è un declivio con esposizione ottimale verso Sud/Sud-ovest a un’ altitudine fra i 320 e i 200 m s.l.m. I terreni sono compatti e calcarei (“terrengrosso”) nella parte a monte, mentre sono piu’ leggeri, sabbio-limosi (“terrenello”) piu’ a valle creando situazioni positivamente complementari per la qualità dei vini.
Questa Riserva incorpora non solo sangiovese ma anche alicante, merlot e cabernet per un 15% e si sentono nel vino per note dolce e scure nonché balsamiche di eucalipto e verbena a completare un bel quadro di sangiovese vista mare tra confettura di lamponi e frutta di bosco rossa. Sorso importante ma sempre agile con rimandi speziati che giocano benissimo su cucina di cinghiale e a base di carne maremmana di Paolo Gori.