Maggio scorso era il mese deputato al debutto della manifestazione Mamojada Vives dedicata all’anteprima dei vini dell’ultima vendemmia destinati ad arrivare sul mercato nei prossimi mesi e dovevamo essere tutti in Sardegna… Per rimediare allo stop imposto dal Covid, i produttori si sono ingegnati a farci arrivare le bottiglie a casa. Su Intravino sono usciti alcune mie note e punteggi sui vini che mi hanno più colpito ma mi piace integrare quella lista con gli altri assaggi e rimedio in questo spazio. Sono vini di personalità e carattere che rappresentano un bellissimo inizio per programmare le vostre prossime vacanze alla scoperta dell’anima sarda dell’entroterra, magari alternandola ad una bella spiaggia!
Ogni assaggio viene preceduto da un bellissimo video di presentazione da parte di ogni produttore , uno sforzo comunicativo che vale quasi quanto un viaggio da quelle parti…
Cantina Osvaldo Soddu, “Bruncu Boeli” rosso 2019 vigna unica di quindici anni di età ma primo anno in bottiglia, botti di castagno, fermentazione spontanea, dolcezza di amarene e meringa, visciole, cipria, mora e frutta scura quasi surmatura, lieve pomodoro, fumè lieve, carrube, menta, sapido e mentolato il sorso con frutto sottile non così arrembante, vispo fragrante con lieve caramello e mandorla, confettura e pepe, pizzica e balla sulle punte in bocca, decisamente interessante e da aspettare 88+
Cantina Merzeoro, “Merzeoro” rosso 2019 di Melchiorre Taddeu subentrato quindici anni fa al suocero che si dedicava solo al bestiamo ma poi integrato con vigneto. Un ettaro di cannonau al primo imbottigliamento, colore vivido e di bella trasparenza, naso timido ma bello di macchia, alloro, timo, ciliegia, carrube, sorso di piccantezza, piacevolezza fruttata con coulis di fragole con spruzzate di pepe e anguria, chiude veloce e agile con vena acida niente male. Semplice ma azzeccato 87
Giovanni Ladu, “S’ena Manna” rosato 2019 petalo di rosa il colore, poi melogrando e fragole, sasso roccia mirto ginepro e ciliegia appena matura, sorso sapido grintoso ma anche con mordibezza fruttata che fa a meno dello zucchero, cipria, bergamotto, lieve traccia alcolica ma la temperatura giusta lo tiene a bada benissimo, sembra non finire mai lasciando anguria e arancia rossa a contendersi l’attenzione. 92
Cantina Sannas, “Maria Pettena” rosato 2018 sulle bucce macerato sul cappello ghiacciato, colore arancio cangiante con particelle in sospensione, ricco scuro come intensità cromatica e con virata su lieve mattonato, ossidativo molto presente, fragola, acqua di ragia, floreale passito, melograno, fragola appena matura, selvaticità e originalità, talco, idrocarburo lieve, chiude con pimpantezza stile e si ferma ad un passo dall’essere rustico. 88
Cantina Gaia, Rosso Riserva 2017 chiaro con cupezza al centro intrigante, visciola mirto, senape e verbena, nota butirrica, latte lieve, senape e pepe nero, selvaticità comunque viene tenuta a bada bene al palato con pizzicore balsamico che aiuta l’equilibrio, tannino ruvido e di impatto, chiusura in lunghezza fruttata niente male con ritorni di incenso e pesca sotto spirito con nota calda presente e un poco coprente sul resto 86
Cantina Montisci Vitzizzai, “Istimau” rosso 2019 primo imbottigliamento del 2016 da questi alberelli, botti di castagno, pochi solfiti, succo di melograno e fragole in coulis, pepe, mirto, sorso con frizzantezza delicata e stimolante, vinoso e succulento, esplode in un rivolo dolce di fragolina di bosco, rabarbaro carrube , tannino piacevole anche se probabilmente schermato dallo zucchero residuo lieve, in assestamento cmq la materia è notevole. 85+
Andrea Cosseddu, Rosso 2019 enotecario alla sua prima prova come produttore di vino, acquista una partita di vino pari a quasi 1000 bottiglie e le affina in botti francesi, naso pulito ed elegante di cipria, menta, timo, elicriso e prugna, sorso con fragole e amarene con cacao e tostatura elegante di caffè, tannino deciso ma senza eccessi, bello l’equilibrio e il dosaggio delle sue componenti , legno ben dosato che non aumenta densità ma la allarga su note balsamiche e intense. 88+
Cantina Francesco Cadinu, “Mattio” bianco 2019 Granatza, pochi ettari a conduzione famigliare, arancio candito, miele, olio solare, pepe bianco, ginestra, erica, pesca sciroppata e susina bianca, resina e lieve ma piacevole nota vegetale che si rafforza alla distanza e nel palato, sorso con lieve trama tannica, succoso, ricco, nella densità e ampiezza pur se nota calorica è subito dietro l’angolo. 85
Cantina Francesco Cadinu “Perdas Longas” rosso 2019 prugna, arancio rosso, ribes nero, lebkuchen con zenzero e cannella , chiodo di garofano, cardamomo e vetiver, ricco e denso al sorso e dolcezza che tracima ogni dove pur supportata da vena fresca intrigante e tannino ben estratto, chiude su mirra e mandorle, canditi di agrumi e lievi note piraziniche che rallegrano il tutto arrivando ad una grinta e completezza di alto livello 93