There’s something in the air…canticchia Steve Jobs, e il sogno mio (e anche di Aristide, confessalo!) è realtà! 1700 dollari non sono pochini, ma di nuovo, tutto ciò che si ha per le mani improvvisamente pare più vecchio…e l’Iphone acquisce una specie di GPS basato sul GSM e su google maps…insomma il futuro ha sempre più il profumo della mela!
E da smanettone PC, un altro pezzo della mia anima MS DOS se ne va per sempre con l’ultimo Keynote Speech…
Dettagli qui, su MacRumors.
Aggiornamento:
Già si sprecano le critiche, da Geekissimo e anche da Paolo Attivissimo. Sono tutte condivisibili e sacrosante (una sola porta USB, niente unità ottica, enfasi su wifi, ancora un pò troppo grande per usarlo in aereo) ma come sempre quando si parla di Apple, le specifiche e le caratteristiche tecniche non sono ciò che fa il prodotto! Il prodotto è un social object potentissimo che divide il mondo tra chi ce l’ha e l’adora alla follia (sopportandone tutte le limitazioni, anzi facendole passare come pregi di semplicità) e chi non lo sopporta e non capisce chi lo usa (ricordiamoci il claim geniale per l’Ipod Shuffle “life is random“).
Così come l’Iphone che perde contro tutti i telefoni di ultima generazione Nokia o l’IPod che viene surclassato da ogni dispositivo mp3 sul mercato, quando poi lo usi te ne strafreghi dei confronti e semplicemente sei felice perchè ti senti “diverso” e una persona dall’approccio alla tecnologia meno geek e più smart. Orribili anglicismi per dire che gli ultimi prodotti Apple mi pare siano sempre più gadget tecnologici per far vivere la tecnologia a chi usa più che per usarla. E soprattutto però sono oggetti che diversamente da tutti gli altri, ti danno un’immagine realistica di cosa sarà il futuro, e in questo senso, penso siamo tutti d’accordo che un PC con 8 usb o un lettore masterizzatore HD DVD non ci serve nè ci servirà MAI!
Sarà il mio punto di vista, ma ogni volta che ho scelto Apple e le loro “presunte” limitazioni (dal DRM sulle canzoni al solo GPRS per l’Iphone) non mi sono mai sentito ingabbiato, anzi paradossalmente più libero di scegliere e aperto agli utilizzi più intelligenti della tecnologia.
E con il MacBookAir mi pare che sia stato fatto un passo nella stessa direzione, ovvero è stato detto al pubblico di cominciare a smettere di pensare di archiviare e masterizzare centinaia di GB di informazioni ma di passare ad usare la rete sempre più come base della nostra vita, per la musica, per i film (che mi serve leggere i film in DVD se me li posso vedere in straming da iTunes a 3 euro l’uno?) e per i documenti di lavoro (che mi serve portarmi dietro un backup se posso lavorare online)???