Ieri mattina si è spento “Lo Scuro”, uno dei personaggi più famosi e noti che siano nati e abbiano mosso i primi passi a Petriolo, il borgo di cui fa parte Burde. A Petriolo (precisamente davanti alla mia scuola elementare Francesco Baracca) era nato Marcello Lotti e ovviamente tutti lo ricordano per il film con un altro grande fiorentino ancora in tutti i nostri cuori, ovvero Francesco Nuti, che ancora oggi, anni di Pieraccioni e Benigni non sono riusciti a cancellare dai cuori dei fiorentini.
Io Chiara e Lo Scuro è stato uno dei film più atipici della nostra commedia e tuttora uno dei più amati e citati. E il suo personaggio sullo sfondo era parte integrante di una Firenze che poco spesso finisce sui giornali, una parte molto scura, notturna ma sanguigna e verace. Amico di famiglia (dei miei nonni soprattutto) e cliente di Burde, ha anche accettato di giocare con il povero tapino sottoscritto sedicenne in un 15 minuti di biliardo nel “suo” Gambrinus. Un’emozione difficilmente dimenticabile, ma non chiedetemi come è finita…