L’isola del Giglio sui Lungarni per una sera con Francesco Carfagna al God Save The Wine 18 Ottobre Palazzo Capponi

L’Isola del Giglio non è solo un titolo nelle pagine di cronaca, anche se la “bella addormentata sull’isola” è sempre lì a ricordarcelo. Sull’isola ci vivono uomini che, con il loro lavoro, contribuiscono alla rinascita di un patrimonio secolare che rischiavamo di perdere per incuria e abbandono: la vite e il vino. Uno di questi è Francesco Carfagna che conoscerete il prossimo 18 ottobre a Palazzo Capponi per il prossimo evento GSTW.

Ex professore romano, che nel 1999 inizia a costruire il sogno di far rinascere la viticoltura di qualità sull’isola anzi, per certi versi, farla nascere daccapo perchè qui si è sempre fatto vino forte e deciso, interessante più che buono. Da allora Francesco sta ricostruendo gli storici terrazzamenti della parte sud dell’isola, quella incontaminata e tutta a Parco Naturale lungo la via che procede verso il faro di Capel Rosso. Sarà con noi a Palazzo Capponi per discutere delle prospettive di una viticoltura così estrema e sulla situazione dell’Isola del Giglio, bella e struggente come pochi altri luoghi al mondo:

Tre Parole per dirlo, se dovessi scegliere tre parole per descrivere il tuo vino, quali sceglieresti?
Tre parole che non esistono ma  che mi piace sentire quando si parla dei miei vini ovvero “Mineralico” che ora va anche di moda ma che è sempre stata una caratteristica dei vini del Giglio, poi “naturalico” perchè qui la viticoltura è praticabile solo naturalmente e infine “tirrenico” perchè senza il mare questo vino non sarebbe quello che è.
Autunno, primi freschi, i vini rossi rientrano nelle preferenze degli italiani ma restano molte persone che continuano a preferire bianco o bollicine a tutto pasto, che cosa scegli per la nuova stagione?
Sono molto abitudinario e mi concedo un buon sangiovese non troppo vecchio ma anche una freisa ferma profumata, tra i bianchi un bianco toscano da uve miste malvasie trebbiano di quelli quasi introvabili (fresco – pronta beva) oppure qualcosa di esotico come un friulano bello di annata ma non troppo pesante sulle bucce.
Tartufo, funghi e sapori intensi, qual’è il tuo piatto preferito di questi giorni e quale dei tuoi vini ci abbineresti?
Funghi per me sempre con la pasta di casa (pappardelle magari) o sugli arrosti di carne mentre il tartufo al suo massimo è sull’uovo “in cocotte”. Dei miei vini metterei il bianco, ma di almeno due tre anni col tartufo e il rosso coi funghi.


Vini in degustazione
Ansonaco del Giglio  2010
Ansonaco del Giglio  2011
Rosso Saverio Sangiovese 2011
Rosso Saverio Sangiovese 2010

Francesco Romano Carfagna
ALTURA vigneto in isola del Giglio
Tel: +39 0564 806041
Mob.  +39 349 5560520
www.vignetoaltura.it