Al centro di molte delle trasformazioni di Montalcino degli ultimi anni nel bene e nel male c’è sempre e comunque Castello Banfi senza il quale oggi Montalcino non sarebbe un “brand” dalla forza internazionale con pochi eguali al mondo. Capiamo le differenze di stili e dei vari cloni di Sangiovese tra i Brunello della casa, dal Poggio alle Mura in poi. Ne parliamo con Claudio Calussi, storico agente fiorentino dell’azienda durante God Save The Wine all’Anfiteatro di Fiesole.
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