Da sempre in ombra rispetto al fratello Cabernet Sauvignon, oggi pare essere arrivato il suo momento d’oro. Come spesso accade è partito dalla Toscana alla conquista dei migliori terroir d’Italia e non è detto che si voglia fermare qua…scopriamo il Cabernet Franc nelle sue migliori espressioni italiane con un occhio sempre al bordolese, suo storico territorio di origine. Su Business People di Aprile in edicola lo analizziamo dal punto di vista chimico e sensoriale e cosa succede nei bicchieri alle varie latitudini d’Italia…
Il suo alto contenuto di pirazine si traduce in inconfondibili tracce fumé, di pepe e di peperone arrostito ma se l’uva ha raggiunto una maturazione eccellente il vino risulta elegantissimo e screziato di eleganti note affumicate e frutta nera e rossa di bosco (mirtilli, ribes, lamponi e fragole) completate se ben affinato da note di liquirizia, alloro, tracce terrose, sottofondo erbaceo, cioccolato e una carica balsamica inconfondibile. Scoprire tutto il resto sulla rivista con gli assaggi di Vignamaggio, Paleo, Lodovico Antinori, Moreno Ferlat, Matarocchio, Proprietà Sperino, Armin Kobler, Due Mani D’Attoma e altri…con un grazie speciale ad Andrea Matteini per il confronto!