Dicevo là in fondo al tunnel mi pare già di vedere il London Bridge e soprattutto mi pare già di vedere il Torero e il Bulldog (così li ha soprannominati Adrilinda, facendo di me un Toro Chianino…) che mi aspettano sul palco dell’Hilton. E’ stata una settimana durissima ed esco piano piano da una mega febbre che non raccomando a nessuno che mi dato davvero pochi momenti di lucidità…E ora che è tornato eccomi a studiare paginate di termini culinari francesi e inglesi perchè il menu della prova finale pubblica del campionato sarà di esaminare un menu in FRANCESE, di commentarlo in INGLESE e abbinarci vini di tutto il mondo, ovviamente sempre e comunque tutto in inglese. Fino a poco tempo fa avevo coscienziosamente ed accuratamente evitato il francese in ogni modo possibile e, marsigliese a parte che se a memoria (retaggio della IV elementare) ogni parola, buio profondo su “caille”, “homard”, “e finezze quali “squilles” e “turbot”. E invece ora sono proprio a studiare libri e dizionari di cucina francese e dizionari e libri di cucina in inglese per vedere di colmare il gap (credo enorme) su Gabriele Rappo.
E nel frattempo i vari schemini con 5 vini per ogni paese del mondo da abbinare ai piatti del menu vanno rimpolpati con fresche “tasting notes” recuperate ogni dove se non fatte di sana pianta…
Insomma meno male che l’influenza (o almento questa tornata) è alla spalle perchè di lucidità me ne serve davvero tanta!
E mentre contemplo la foto di Roger sul mio monitor in puro stile Rocky III, ecco che alla ricerca di improbabili tasting session mi imbatto nel diario blog di un sommelier inglese, scritto con cura e stile divertente, molto dalla parte di chi lavora, ma ricco di dettagli divertenti per chi ordina e fa ordinare vino al ristorante. Si chiama “Tales of a sommelier” ed è curato da Garry “Grazza” Clark 36 enne sommelier presso il risotrante Arkle a Chester in una bella SPA. Ed è veramente divertente a volte leggere le disavventure con i tappi, con i borgogna degli anni 80 ormai da buttare, con le delusioni (un Petrus 81 a fine vita!) e le sorprese (un Forts del Latour 85 ancora in grande forma.
Un diario di sommelier senza troppi grilli per il capo, ma scritto con amore e passione per il proprio lavoro, da leggere se volete sapere cosa pensiamo quando vi proponiamo alcune bottiglie…
I mean that there, down the tunnel, I just can see the London Bridge and above all the “Torero” and the “Bulldog” (Adrilinda named them like this, making a Toro Chianino of me ) waiting for me on the Hilton stage. It’ s been a hard week, I had a bad flue and no clearness of mind… now I’m back, spending all my time in studying a huge quantity of English and French food terminology, because the last public test of the challenge will be the examination of a menu in FRENCH and the comment of it in ENGLISH, and obviously, the match with wines from all around the world, (clearly in English no doubt). I had consciously neglected the French language for the most part of my life, except for “La Marseillaise” (heritage of the primary school), I just ignored the existence of terms such as “caille”, “homard”, “squilles” and “turbot”. At present I’m trying to full the huge gap about Gabriele Rappo, reading, or better devouring, a lot of terminology. And now I have to supply new tasting notes to the schemes composed by 5 wines from each country which has to be matched with the menus …well, now more than ever I need to be brainy! And while I’m looking for new tasting sessions, I find out the stylish and smart blog of an English sommelier, useful for the operators and interesting for consumers and wine lovers too. Named “Tales of a sommelier “, edited by Garry “Grazza” Clark, a 36 years sommelier at the Arkle restaurant in Chester, located in a beautiful spa. It’s amazing to read about his overall experiences, his problems with corks or with a 80 years Burgundy to waste, about his disappointments ( an expiring Petrus 81 ) and surprises (a Forts of Latour 85 still in good shape). A good blog that shows no whims but a lot of passion for this job, just to know what we think while we propose you a particular wine…