Il bere al femminile è sempre facile preda dei clichè più scontati ma raccontando alcune delle storie dietro il femminile del vino di scopre un mondo fortemente correlato a come vengono vissuti i ruoli nella società e condizionato dalle nostre diverse fisiologie. Si può quindi raccontare di donne e dei vini che producono senza cadere nei luoghi comuni dei “vini che piacciono alle donne”? E soprattutto ci può essere utile per i prossimi regali di Natale?
Su Business People di Dicembre (in edicola da qualche giorno) ci proviamo…Partiamo dalla fisiologia umana maschile e femminile e le sue indubbie differenze (percezione del colore, degli odori e del tannino) nonchè del modo di vedere il mondo, con un calzante esempio riferito alle macchine sportive…
Poi storie di Donne e di vino, da un’ottica diverse rispetto al banale, come le Lungarotti, non solo Chiara!, ottima scusa per riparlare del piccolo miracolo di un vino come il Torgiano Rosso Riserva Rubesco Vigna Monticchio. Spostandoci a Sud sempre bello ripercorrere la storia di Silvia Imparato, una delle donne del vino più famose del nostro meridione, capace di produrre un vino che da etichetta da bere con gli amici è diventato un’icona delle potenzialità vinicole della Campania come il “Montevetrano” (disponibile per natale nel cofanetto Wine For Life con l’operazione Terre da Cabernet) .
Incursione VIP ma molto meno d’immagine e basta rispetto al solito per Stefania Sandrelli e il suo Chianti Classico e tappa obbligata in Champagne per parlare di una piccola azienda come Corbon dove è oggi di casa Agnès che non ha avuto paura di lanciarsi sulle orme del padre passando dall’ingegneria al campo, raccontandoci tutto nel proprio blog personale .
PArlando di Champagne non possiamo dimenticare Delphine Veissiere che oggi è divenuta Ambasciatrice di Yquem nel mondo e questo ci fa venire altre idee regalo, quasi eterne come i gioielli… Ad esempio il 1996 che Delphine racconta come “ricco di aromi agrumati, di pompelmo, fico, albicocca con floreale importante e sfumature “boisées” (vaniglia, pane, tostato): un vino modello dove non ci sono derive gustative, niente di pungente e peraltro con una grande persistenza, un vino che seduce immediatamente”.
Come si vede un mondo variegato e non solo romantico! Queste viticoltrici sono donne vere, importanti nel loro mondo e ricche di spessore come molte delle donne oggi, capaci di coniugare molto meglio di tanti uomini la vita e le scelte personali con le esigenze si business. Quindi, anche scegliere la giusta bottiglia per la giusta persona, potrebbe non bastare come regalo…Se può valere come proposito per il prossimo Natale, cercate in ogni pensiero, regalo, momento, di guardare oltre il bicchiere e il mondo che dentro può essere nascosto perchè come per le donne, ciò che un bicchiere di vino non dice spesso è più importante di quello che noi gustiamo con i nostri sensi…