Serata piacevolissima e inconsueta quella del Consorzio Franciacorta che si presenta a Firenze grazie a Porsche Italia e all’iniziativa di Diotima Il Passaporto di Bacco che mette in scena Carla Stella e Nicoletta Calabrese assieme ad un grande percussionista. Lo scopo è rievocare Bacco , il Simposio e la cultura classica legata al vino, passione umana per eccellenza e di sposarla al piacere raffinato dei Porschisti, razza molto particolare di guidatori di automobili. O così almeno si capisce a passarci una serata insieme. Per esempio si capisce che non è che abbiano un’idea molto approfondita del vino e non è sempre facile scegliere il registro giusto quando se ne parla. Già cominciare a spiegare che il Franciacorta è un metodo classico e non uno charmat è poco seguito e apprezzato, tanto vale puntare subito sulle emozioni che i vini trasmettono.
E così in mezzo alle nuove Carrera, 911 e Panamera ecco arrivare Montenisa Brut, Contadi Castaldi Satèn e Derbusco Cives Rosato 2006, tre vini molto diversi tra loro che si dividono le preferenze del pubblico anche se l’ultimo in ordine di servizio spiazza molti e intriga finendo per sposarsi molto bene alla voce di Carla Stella che ci guida tra Baccanti e culto di Dioniso in maniera emotiva e coinvolgente:
Tutti e tre i vini raccontano un pezzetto di Franciacorta e si accompagnano a diverse idee di auto, e se devono essere Porsche abbiamo pochi dubbi
sul fatto che il Derbusco Cives con le sue note di carne secca, anice e fragola leggera, bocca sapidissima intrigante e che spiazza come e più del naso, incenso menta e rosmarino, che chiama la carne in tanti sensi vada consumato su una 911 turbo S gialla mentre il Montenisa lo vediamo snellodiretto e ricco su una Carrera Cabrio magari mentre ci riserviamo la coccola del Satèn di Contadi per una Panamera.
Per una serata declinata al maschile come emozioni e passioni, lasciateci appunto sognare di essere Porschisti anche solo per lo spazio di un bicchiere…