L’Italia affronta il 2018 con convinzione nei propri mezzi da prima potenza mondiale del vino e con una grande voglia di rivincita su alcuni mercati tradizionali dove subiamo la concorrenza di Francia e paesi del nuovo mondo. Ovunque si sente ripetere sempre il solito mantra ovvero che l’arma vincente del nostro paese è la grande diversità di vini e vitigni che siamo in grado di coltivare e portare all’eccellenza il che comporta però uno sforzo di comunicazione enorme se paragonato ad esempio ad Australia, Cile, Argentina ma anche la Francia stessa dove il 90% dei vini sono fatti dalle stesse 2-3 uve e per di più capaci di dare grandi vini anche altrove. Su Business People di Maggio 2018 approfondiamo il tema delle guide del vino e le loro concordanze e discordanze…sempre più tema di discussione ma specchio appunto di una diversità bellissima.
Non deve stupire insomma, con tanta varietà, che le nostre guide del vino sempre meno ogni anno sono concordi nell’assegnare premi e allori e i consumatori possono loro stessi finire con il sentirsi un po’ spaesati. Ma è indubbio che ad una analisi profonda alcune concordanze emergano…