La storica tenuta protagonista negli anni ‘90 di una bella cavalcata qualitativa con il famoso supertuscan “Futuro” e una reputazione di solidi Chianti Classico torna sul mercato dopo l’acquisto da parte di Oscar Farinetti. In cabina di regia come direttore tecnico Manuel Pieri giovane e talentuoso enologo del Chianti Classico che qui a Gaiole riesce a tirar fuori vini territoriali e personali al tempo stesso.
In attesa del “Futuro” si gustano i primi frutti derivati dagli azzeccati assemblaggi dei sangiovese delle tre zone che caratterizzano la tenuta tutti tra i 280 e i 480 metri slm e posti su terreni con elevata pietrosità calcarea con suolo derivato dal massiccio del Chianti e molta arenaria. Belle esposizioni e un microclima particolare contribuiscono a dare al sangiovese una maturazione graduale e completa. Questo “Massi del Colombaio” nasce da uve sangiovese 100% da tre tipi di terreno diverso e fa 9 mesi in botte di medie dimensioni. Rubino con riflessi porpora. Naso ricco e sfaccettato di frutto scuro, bergamotto e arancio, bocca sapida serrata con tannino che si fa sentire ma è di una rara piacevolezza sopratutto pensando all’annata torrida che lo ha generato. Ottimo su carni bianche e rosse, da noi perfetto su penne al coniglio e scaglie di cioccolato di Paolo Gori.