Siamo nelle Marche ma in quelle meno conosciute e questa estate avete ogni scusa buona per frequentare queste valli teatro di grandi avvenimenti storici e battaglie ma anche artigianato, terracotta e arte come poche altre in Italia. In mezzo a tutto questo sta il Bianchello, tra i vini bianchi italici che maggiormente incarnano il concetto di “mineralità” e che hanno una capacità pazzesca di abbinarsi a tavola, non solo su pesce. In edicola su Business People di Luglio/Agosto approfondiamo il discorso vi suggeriamo qualche etichetta da non perdere…
Cosa rende un vino “minerale”? Cosa lo fa andare di moda e cosa spinge gli appassionati ad innamorarsi di una piccola DOC dell’Italia centrale che prima d’ora non avevamo mai sentito nominare? Possono un paesaggio, una cultura e un vino influire sul corso degli eventi storici? Se cercate la risposta a queste tre domande la potete trovare appunto in questa valle marchigiana che ospita il fiume Metauro e sui cui pendii cresce il vino Bianchello, una DOC ormai più che cinquantenne che fascia quasi un milione di bottiglie in provincia di Pesaro-Urbino nella valle dell’omonimo fiume con una discreta elevazione e un microclima fresco che garantisce freschezza e nitore di profumi.