Non lo possiamo dire adesso nel mondo del Covid19 che ha visto ricostruire barriere e confini laddove erano spariti da tempo ma anche ora il vino riesce a passare laddove le persone non possono farlo. Tempo fa una manifestazione di grande successo, Vini Migranti, è riuscita a portare in Italia alcuni piccoli prodigi enoici provenienti da zone di confine che Peter Weltman distribuisce con Borderless Wines e sul numero di Business People in edicola di aprile torniamo sull’argomento assaggiando alcuni dei vini più significativi e simbolici di questa tendenza.
La vite è una pianta migrante che dalle sue origini dalla Georgia e dal Caucaso si è spostata in tutto il mondo mettendo radici quasi ovunque l’uomo abbia deciso di portarla. Rispetto alla migrazioni umane, così violente e sconvolgenti, quella della vite del vino è stata più pacifica e con effetti bellissimi e duraturi che ancora oggi possono fare scalpore. Le occupazioni, le guerre, le cortine di ferro, i governi che vengono rovesciati dalle rivoluzioni causano spesso persone che finiscono con il perdere tutto ma quasi mai perdono le loro tradizioni enogastronomiche…
Scopriteli in edicola!