Un vitigno che divide sempre la platea ma che in trattoria sul gulasch e soprattutto sul peposo di Paolo Gori funziona alla grande proprio in virtù della sua alta concentrazione di rotundone (pepe nero) al naso. Questa interpretazione da parte di Gori (quelli friulani 😉 del vitigno convince e appaga.
Accompagnano al naso questo Schioppettino (vitigno che prende il nome dallo scoppiettio che fanno gli acini maturi e croccanti tipici ) note di mallo di noce, rabarbaro, balsamico di eucalipto e fragole in confettura. In bocca la struttura è fine e succoso con tannino lieve che fa la sua parte in abbinamenti classici ed estrosi.