La domanda sui vini austriaci all’ultimo concorso Miglior sommelier d’Italia ha fatto tremare i concorrenti e in effetti se è facile individuare qualche grandissimo bianco tra riesling e gruner veltliner non è altrettanto agevole indicare grandi rossi. Di ritorno dalle ferie in Austria, Zio Giuliano mi ha fatto cosa gradita portandomi una cassetta da 6 all star di vini rossi dall’ex impero, tra cui questo già molto noto di J. Heinrich.
E di sorprese se ne trovano, specie nei prezzi in genere piuttosto alti, qui ad esempio siam a € 28,90!
Li vale?Innanzitutto due note storiche perchè questo vino da uve Blaufrankish viene da un unico vigneto di 3 ettari nel MittelBurgenland, non lontano dall’Ungheria e zona in crescita “rossa” costante. 18 mesi di barrique e notevole cura in ogni fase della vinificazione, molte info sul sito se le volete con tech sheet ben fatti.
Naso elegante di prugna e fragola in confettura, note speziate di liquirizia e ginepro, note fresche, lievemente balsamiche per niente aggressivo, abbastanza tipico del varietale ma con pulizia e nitore maggiori della media. In bocca è molto equilibrato con alcol a 13,5 inavvertibile e una morbidezza notevole, quasi mediterranea da Francia del sud. Finale non lunghissimo ma fruttato che si fa ricordare piacevolmente. Tannini carezzevoli lo rendono ottimo sul pollo arrosto al formaggio e cipolle su cui l’ho provato. Molto milgliore di vini simili in Germania e una armonia particolare lo rendono un vino molto piacevole ma non direi indimenticabile…
Per i curiosi, WineSpecator gli dà 87 punti e un interessante “Ripe and brooding with an appealing minty edge to the very crisp red berry and plum flavors. Coffee and mocha notes fill the finish“.