Ogni mese ha le sue gioie e a settembre in Toscana c’è sempre stata nel corso dei secoli un sacco di uva buona dolce che ci sembrava brutto usarla per fare vino e allora ecco che ci siamo inventati un dolce “povero” come tutta la nostra tradiziona culinaria che permettesse con un pò di pasta lievitata da pane, olio e appunto uva di mettere in tavola un dolce succulento e tenero. Da allora le versioni si sono moltiplicate e come giustamente anche ‘Ino fa notare, ognuno ha la sua versione preferita, da quella più panosa dove l’uva è affogata nella pasta, a quella con l’uva senza semi (senza tannini…), fino alla mia preferita ovvero una schiacciata che potrei definire banalmente un lago di pasta semiconfusa e sciolta nello zucchero porpora dell’uva a dare un piccolo mosaico di isole scure in un mare di melassa. Insomma, Gianna di TrashFood me la boccerebbe di sicuro!
Da Burde ne prepariamo una versione un po’ più light di cui vi riporto la ricetta qui sotto ma chi fosse interessato alla versione da me preferita, si faccia avanti che si organizza!
Ingredienti: 400 gr farina, 25 gr lievito di birra sciolto in un po’ di acqua tiepida, zucchero, sale, olio extravergine d’oliva, tanta (1 kg e più) uva nera del tipo “da schiacciata”
Staccate gli acini dai grappoli d’uva e puliteli delicatamente con un panno umido senza lavarli. Mettete a fontana sulla spianatoia la farina con al centro il lievito, il sale, 50 gr. di zucchero e 5 cucchiai d’olio e lavorare il tutto versando poco alla volta dl. 1,5 di acqua tiepida. Formare una palla, ungetela d’olio, ponetela in una ciotola e copritela con un foglio di pellicola trasparente per alimenti. Lasciatela lievitare per 30 minuti, quindi dividete la pasta a metà e stendetela sottile con il matterello. Con una parte coprite il fondo di una teglia rettangolare di circa 30×40 cm. ben unta d’olio. Spennellate la pasta d’olio, copritela con la metà dei chicchi d’uva schiacciandoli leggermente in modo da farli penetrare nell’impasto e spolverizzate con 2 belle cucchiaiate di zucchero. Coprite con la pasta rimasta facendo ben aderire i bordi e spennellatela ancora d’olio. Distribuitevi sopra i chicchi rimasti e coprite con pellicola da alimenti. Lasciate lievitare per un’altra mezz’oretta e poi spolverizzate la superficie con altre due belle cucchiaiate di zucchero. Cuocete in forno preriscaldato a 180° per 50 minuti circa.
In Tuscany during September we always had a lot of fantastic and sweet grapes and since we couldn’t use it all for wine (that we already have in quantity…) we discovered to use it for making a fantastic cake. Just every tuscan and florentine reciper is “poor” and simple, you have only to use bread mill, water and baking powder to make the dough for the bread and then put on a cake pan in the oven this a lot of red grapes on it together with sugar and not to forget, Tuscan Oil (Extra Virgin). Cook for about 40 minutes (the time necessary for the sugar and the grape to melt in a lake of a deep crimson) and you’re ready! Or you cant try visiting florence in September or October and taste for yourself!