Il lavoro in Borgogna sullo chardonnay permette a Giacomo Baraldo nella sua San Casciano dei Bagni di affrontare la delicata sfida del bianco più famoso del mondo. Lo fa in punta di piedi ma con eleganza e decisione usando metodi ossidativi in legno sempre bilanciati dalle fecce a proteggere dagli eccessi. La maturazione graduale del vino in legno rilascia note fruttate e floreale delicati ma intriganti e persistenti, sfumature agrumate e tanta sapidità al palato mista a note fumèe.
L’alcol è delicato e puntuale nel contrastare con stile la bella freschezza e tensione. Ottimo sulla torta di fichi e salumi di Paolo Gori ma anche sulla Pappa all’Aglione se la cava benissimo.