Da caratelli murati come vuole la tradizione ma soprattutto con la “madre” del Vin Santo del bisnonno, il padre del Commendatore Giovanni Mazzeschi ecco un prodotto superlativo che ha la magia dei vin santo della zona di Montepulciano. Grassezza e acidità in una sublimazione di gusto dolce ma mai esagerato, naso di noci e frutta candita, palato che appassiona e diverte con quel tocco di ossidazione e acetica che ravviva di continuo la beva. Su pasticceria secca e sulla torta locale di Pasqua, dolce ma non troppo, ovvero la Ciaramaglia di Paolo Gori.
Da uve malvasia e trebbiano, i grappoli vengono posti ad appassire fino a Natale, quindi diraspati e pigiati; il mosto così ottenuto viene posto a fermentare con il lievito “madre” in caratelli di rovere da 70 litri per almeno 4 anni. Fonte del Mazza è il nome di un podere di proprietà della famiglia Mazzeschi.