Stefano Bariani ci racconta del suo bianco di punta sempre richiestissimo dal mercato che se ne contende le bottiglie ad ogni uscita. Questa Albana si inserisce nella filosofia aziendale improntata al massimo rigore di espressione ma anche nell’applicazione dei dettami biologici e di legame con la natura. Siamo a Brisighella, a 400 metri sul livello del mare. I terreni sono limo argillosi, calcarei, con scheletro marnoso e ricchi in sostanza organica.
Il vino ha note esotiche e ricchissime di frutta a pasta gialla tra mango e papaya poi note floreali di ginestra e rosa condite con cedro e menta. Completano il naso camomilla e tratti piccanti che in bocca esplodono in grande freschezza sapidità e frutto meno imponente di quanto si pensasse ma che caratterizzano una lunghezza notevole. Ottimo sulla nostra minestra di mare con quadrotti e polpa di canocchie.