Sono in treno, reduce dalla stressantissima finale e ancora ho un mal di testa notevole da rilascio tensione…e la cosa peggiore è che fino a lunedì (o martedì) non ci dicono come è andata!
E quindi anche voi dovrete aspettare per sapere chi di noi tre il prossimo 8 gennaio a Milano sfiderà i 12 campioni nazionali europei per accedere alla finalissima londinese. Contrariamente a quanto infatti credevamo,prima della tappa conclusiva a Londra ci sarà una tremenda semifinale qui a Milano tra i selezionati delle varie nazioni e solo i primi 3 di questo confronto voleranno in Inghilterra.
Ma tornando a noi oggi, tutto ciò vuol dire che Nicoletta Marco ed io passeremo un fine settimana tremendo ad arrovellarci su cosa abbiamo detto nella finale e ai fantasiosi abbinamenti che abbiamo creato seduta stante.
Sul menu in francese proiettato c’erano da abbinare i famosi 4 vini ma per la prima volta Gardini ci ha chiesto 4 vini francesi di 4 regioni diverse, quindi 4 vini sudafricani di 4 regioni diverse e per finire la domanda che pensavo fosse uno scherzo (e l’hanno pensato anche gli altri..) ovvero un vino Bulgaro che andasse bene su tutto la cena (dal foie gras alle praline passando per un’astice e un piccione, ditemi voi…).
Sono andato su un Mavroud della Vinzaprom Plovdiv, vecchia azienda agricola nazionalizzata in procinto di essere in parte privatizzata. Speriamo sia piaciuto…
Nella mezzora di fuoco della prova c’erano anche ovviamente i “soliti” 3 vini alla cieca da degustare che si sono rivelati il mitico e buonissimo Sauvignon Blanc Saint Clair neozelandese, un Miguel Torres (spagna) e soprattutto un grande Achaval Ferrer dal Mendoza Finca Altamira, forse il miglior Malbec al mondo.
3 distillati alla cieca (che ho toppato alla grande) con Jack Daniels Single Barrel, Bally Pyramid 8 anni e un ottimo Armagnac XO.
Nicoletta è stata l’unica a riconoscerli tutti e tre, io al solito ho scambiato il Jack per un rum…almeno sull’Armagnac ho detto “Cognac” quindi ci poteva stare.
Tre le varie cose che mi passano per la mente in questo momento particolare di “sospensione” la più importante che volevo condividere è che veramente questi oncorsi permettono di crescere veramente tanto, umanamente e professionalmente. Essere in mezzo a tanti campioni (oggi con noi a pranzo avevamo al buffet due ex campioni nazionali e finalisti mondiali Gardini e Maietta, nonchè il Presidente Medri e Catia Soardi della GEN) e parlare fra noi “aspiranti” è importantissimo per capire dove va la sommelerie oggi e per far tesoro dell’esperienza di tutti.
E soprattutto ti permette di passare delle ore insieme a persone che ogni giorno condividono i tuoi problemi professionali, le tue preoccupazioni e ovviamente anche qualche tuo piccolo sogno…
Se poi queste persone sono tutte così dolci gentili e squisite come Marco, Nicoletta, Michele (il campione italiano 2006) e Rudy, beh allora è proprio il massimo!
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