Certe cose succedono solo una volta nella vita o poco più ovvero che vicino casa tua sfreccino i bolidi di Formula 1, su quello stesso pezzo di asfalto dove di solito te ne vai con la bici o lo scooter elettrico nel silenzio e tra le foglie che cadono. Oggi invece le foglie non cadevano ma turbinavano nell’aria in un contesto bellissimo di sole e di gente allegra e felice.
Tutto per una macchina? O per una specie di sogno collettivo di inizio Autunno? Non voglio ricominciare con la solita retorica delle Rosse e di quanto ci facciano star bene nel profondo però ecco, sfido chiunque oggi fosse attorno al circuito a dire che è stata una domenica come un’altra. C’è chi dice che le Ferrari non sono auto ma appunto dei sogni…per me lo sono state da quando mio babbo mi scorrazzava per mezza Europa a vedere Gran Premi, Imola quasi ogni anno poi Francia (Le Castellet, Digione con inclusa Borgogna ;-)), Austria (Zeltweg), Germania (Hocheneim), Ungheria. Da quei palcoscenici al parco dietro casa…come dire, stesse emozioni come trent’anni fa.
Già dagli antipasti con Maurizio Mediani e la 599:
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Gianmaria Bruni e la 458 GT2
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lo spettacolo del cambio auto al Piazzale del Re:
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e infine il grande Fisichella con la Formula 1 alla presto ribattezzata curva Sebach:
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Finito il circus, si spengono i motori e torna il silenzio di un parco che raramente è apparso così splendido…e in sottofondo solo le cascate sull’Arno…