Da qualche anno se vi affacciate nei box e nei settori di ospitality della casa del Cavallino vi sarete accorti di un bel tocco di arancione che va ad arrichire il total red di ordinanza Ferrari: è il pantone 137c Yellow di Veuve Clicquot che allieta i momenti di tensione e di piacere. Come quello (di piacere) che abbiamo vissuto la scorsa settimana cenando nel Museo Casa Enzo Ferrari a Modena abbinando gli Champagne della Maison con le creazioni stellate di Aurora Mazzuchelli per presentare la serie limitata di 20 Jeroboam rivestite di materiali corsa Maranello.Dicevamo “piacere” ma oggettivamente quello che si prova (da ometti) a mettere piede in questi templi pagani della tecnica e passioni umane è qualcosa di più: è un misto di orgoglio nazionale, personale soddisfazione e ricordi di una vita passati in giro per l’Europa sui circuiti a seguire le rosse di Maranello. Quando assaggi il Gambero Rosso con Mortadella e Pistacchi di Aurora o il Tortello con Parmigiano 24 Mesi, Lavanda e Noce Moscata hai nel palato un concentrato di italianità che mette insieme il nostro territorio all’insegna dell’Emilia e della sua passione. A questo punto il fatto che le bollicine siano d’oltralpe (l’azzecatissima interpretazione del 2004 Vintage Clicquot) non stona affatto, anzi sottolinea ancora di più il messaggio universale e forte che Ferrari porta con sè. Un vino forte ma avvolgente, cremoso e ricco ma sempre elegante, aggettivi che ripetiamo spesso parlando di una vettura del cavallino.
Un messaggio di dedizione e passione sintetizzato alla perfezione nel video che abbiamo visto proiettato sulle pareti del Museo prima del dessert:
A proposito del dessert, uno dei più gustosi e sorprendenti piatti che abbia mai assaggiato, una sfoglia fatta di ananas con ricotta caffè uvetta e pinoli con una consistenza fruttata iniziale che si scioglie in bocca sulla ricotta burrosa e ricca di sfumature perfettamente richiamati nel vino, un Vintage Rich 2004 (ovvero uno Champagne molto dosato, assai atipico per la nostra tavola e per la nostra bocca) che ne sottolinea il carattere tostato con le sue note nocciolate e dolci senza esagerare.
Accanto al nostro tavolo le splendide Jeroboam nei loro preziosi astucci e rivestimenti, pronte a partire per le aste
benefiche in Italia e nel mondo con immaginabili quotazioni molto elevate vista la limitatissima quantità (solo 20 esemplari) e l’esclusiva rifinitura fatta in Svizzera dall’incisore francese incisore francese Arthus Bertrand.
Ah, se volete farmi un regalo, la più bella è questa qui…