Besserat de Bellefon nasce nel 1843 grazie ad Edmond Besserat, originario di Hautvillers dove ha sede l’abbazia di Dom Perignon, un legame con il mondo religioso dei monaci che si ritrova ancora oggi nel nome dato alle etichette Cuvée de Moins. Il creatore della cuvée fu suo figlio Victor nel 1930, sollecitato da una particolare richieste del direttore del ristorante parigino The Samaritane de Luxe, che desiderava avere uno champagne in grado di accompagnare tutto il pasto. Nel 1920 il fratello di Victor omonimo del fondatore, Edmond Besserat, sposò Yvonne de Méric de Bellefon, di una nobile famiglia della Champagne, un matrimonio da cui è nato il marchio Besserat de Bellefon.
Oggi a guidare la cantina c’è lo chef de cave Cédric Thiébault, responsabile della creazione delle cuvée che descrive il suo ruolo come “ un lavoro che richiede passione e sensibilità, quasi una vocazione per proseguire una tradizione nata nel 170 anni fa”. Abbiamo parlato con Andrea Maiolatesi, export area manager di Barone Ricasol, l’azienda storica toscana del Chianti Classico che importa questo meraviglioso champagne.
- Tre parole per dirlo: perché regalare un tuo vino è una buona idea per Natale
Per condividere attimi di gioia che rimarranno indelebili nella storia di ogni persona. Il natale è una festa con delle radici storiche, come lo sono i nostri vini. E allo stesso modo, nonostante il passare del tempo, loro ci sono, fanno parte della nostra tradizione , dei nostri usi e costumi. In una sola parola della nostra vita. Quale occasione migliore per condividere con i nostri cari dei momenti gioiosi.
2 . La ricetta e il piatto della tua regione che non devono mancare per le feste, e il giusto abbinamento: raccontaci un tuo vino e una ricetta per il pranzo di Natale e uno per Capodanno, non necessariamente una bollicina!
Posso sicuramente dire che le mie radici “Laziali” fanno si che durante le feste sulla tavola non manchi mai il famoso “Abbacchio(Agnello) con patate al forno”. Un “Evergreen”.
La ricetta è molto semplice e il risultato sempre assicurato. Consigliata anche per le grandi tavolate imbastite appunto sotto le feste. Sciacquate la carne di agnello in acqua fredda corrente e tamponatela poi con carta assorbente da cucina. Praticate qualche taglio in superficie per agevolarne la cottura e per fare in modo che tutti i sapori e i profumi dei condimenti penetrino alla perfezione. Sistemate l’agnello in un’ampia teglia da forno leggermente unta e conditelo con la salvia, il rosmarino, il vino bianco e il sale.
Infornate l’agnello a 160°C per 50 minuti. Nel frattempo pelate le patate, tagliatele a cubettoni e sistematele in una terrina con acqua fredda. Sciacquate le patate abbondantemente in modo che perdano parte del loro amido e che risultino quindi perfettamente croccanti in cottura. A metà cottura della carne, aggiungete le patate scolate e asciugate con un panno pulito. Unite un filo d’olio extravergine di oliva e infornate nuovamente fino a cottura completa. Per ciò che concerne il vino in abbinamento posso consigliare un altro evergreen che ben si abbina al piatto, trattasi del Chianti Classico Gran Selezione Castello di Brolio. Per quanto riguarda il capodanno il mio suggerimento, vista l’occasione “Allegra” e “Frizzante” è sicuramente una bollicina. Per l’appunto consiglierei un Besserat de Bellefon Blanc de Noirs da abbinare ad un piatto un tipico di Bergamo, città orobica che mi ha adottato per un periodo della mia vita. Trattasi dei “Casoncelli alla Bergamasca”, ma qui per la ricetta sarebbe opportuno chiedere ad un autoctono, non vorrei incappare in spiacevoli scivoloni (Per chi è lontano, il web è sempre una fonte attendibile per le ricette) J.
Vini in degustazione:
- Besserat di Bellefon Blanc de Blancs Brut Cuvée des Moines
- Besserat di Bellefon Blanc de Blancs Extra Brut Cuvée des Moines
- Besserat di Bellefon Blanc de Blancs Brut Cuvée des Moines Brut de Noirs
Champagne Besserat de Bellefon (Hautvillers, F)
http://besseratdebellefon.com/
Distribuiti in esclusiva da:
Barone Ricasoli– tel. 0577/7301 – www.ricasoli.it