Ecco un classico vero e autentico rosa da uve rosse e da una regione più vicina alla Borgogna che alla Champagne classica. Tra i primi secoli fa a portare il pinot nero nell’abbazia di Chiaravalle, i precursori di Michel Drappier e famiglia avevano capito la grandezza del terroir per produrre vini come questo. Naso cangiante di frutta scura di bosco tra more, mirtilli, prugne poi carrube, zenzero, alloro ed erbe aromatiche. Note di pepe e tostature appena accennate lo arricchiscono con il floreale tra lavanda e rose che emerge alla distanza e al sorso. Il dosaggio al palato fa bene la sua parte perché tra piccantezza e tannino il vino è decisamente tosto. Da noi è stato perfetto sulla Carbonara di Gota di Cinta Senese di Paolo Gori dove ha permesso di sgrassare alla grande la situazione e esaltarsi con le note di pepe della gota.
Ottenuto da 100 % Pinot Noir, vinificazione in rosato con breve permanenza delle bucce sul mosto, di tre giorni.
Solo vini di prima spremitura ottenuti con presse meccaniche con una pressione leggera. Il pompaggio viene evitato travasando solo per gravità al fine di evitare ossidazioni. Bassissimo utilizzo di solforosa. Decantazione naturale. La fermentazione alcolica dura circa due settimane a bassa temperatura. La fermentazione viene fatta naturalmente e completamente, non c’è alcuna filtrazione. Sboccatura gennaio 2019. Dopo il travaso in bottiglia il vino viene fatto affinare per 2 o 3 anni. Dosaggio: 6 g/l con liqueur affinata in botti di rovere di limousin