Dalla rive della Greve a Milano, energia e cambiamento con Grevepesa al God save The Wine del 17 marzo

Ecco un’azienda che ci piace proprio portare agli amici milanesi per la nostra serata al Duomo 21 giovedi 17 marzi. Del resto, forse non tutti riuscirebbero ad individuare in questa importantissima azienda il primo produttore per quantità e diversi terroir nel Chianti Classico, una cantina cooperativa che dimostra quando essere soci con lo stesso progetto e sogno può davvero aiutare a trasformarlo in realtà. Castelli del Grevepesa è oggi una macchina organizzativa che segue i soci conferitori nelle pratiche agronomiche e fino al conferimento sotto la direzione di Ugo Pagliai che segue quindi la vinificazione estremamente complessa perchè cerca di mantenere il più possibile i vini separati fino agli assemblaggi finali.

Un patrimonio di terroirs e vigneti che negli ultimi anni ha visto l’uscita sul mercato di selezione sempre più particolari e qualitative fino all’apoteosi della Gran Selezione, presentata in due varianti territoriali (Lamole e Panzano) e nel cru Castello di Bibbione.  Non è mancato l’impegno anche in Maremma con la produzione del Morellino e di un bianco a base Vermentino che sta raccogliendo un grande successo.  

Castelli del Grevepesa nasce nel 1965 da un piccolo gruppo di 18 viticoltori della Toscana su iniziativa del Cavalier Gualtiero Armando Nunzi. Ad oggi la Castelli del Grevepesa può contare su circa 150 aziende associate, 4 delle quali sono ancora le prime fondatrici. La dimensione sociale delle cantine del Chianti Classico è sempre stata poco considerata ma in realtà è una forza capace di mettere a frutto la grande qualità diffusa di questo territorio permettendo a tanti coltivatori di concentrarsi sulla qualità delle loro uve. La maggior parte delle Aziende Associate ha la propria ubicazione sui territori del Chianti Classico che si estendono principalmente nelle zone di Greve in Chianti, Mercatale Val di Pesa, San Casciano Val di Pesa, Tavarnelle Val di Pesa e Barberino Val d’Elsa.

“Energia e Cambiamento” valgono per Milano, ma inquadrano bene anche il mondo del vino negli ultimi 30 anni:  credi che ci sia ancora tanto lavoro da fare in vigna e in cantina o il cambiamento deve avvenire ad altri livelli?

Sembra una frase fatta ma è così, il vino nasce in vigna…e su questo penso non ci siano dubbi!  Da questo punto di vista penso sia stato fatto e si stia facendo molto con una autentica rivoluzione che ha trasformato tutto il paesaggio agrario del Chianti Classico a partire dagli anni’70 ad oggi. Adesso però il cambiamento deve pero’ avvenire a livello istituzionale, per valorizzare un settore traino della nostra economia agricola che potrebbe ancora migliorare le sue prestazioni con un maggior dialogo tra chi il vino lo produce e chi lo regolamenta, soprattutto a beneficiarne sarebbe la qualità complessiva.

 

I tuoi vini e i classici della cucina milanese: cotoletta alla milanese, cassoeula, mondeghili, rustin negaà, risotto con ossobuco…scegli il tuo preferito e abbinaci un tuo vino!

Uno dei miei piatti preferiti di ogni cucina ovvero la Cotoletta orecchia di elefante (variante della cotoletta alla milanese diffusa anche per fortuna in Toscana) con patate arrosto e il nostro Chianti Classico Clemente VII sarebbe un abbinamento perfetto, la freschezza e la capacità di rimuovere delicatamente l’untuosità della cotoletta ci sono…

 

Vini in degustazione:

Bi-anco IGT 2014

Chianti Classico Clemente VII 2012

Chianti Classico Clemente VII ris. 2011

Chianti Classico Gran Selezione Lamole 2011

Vinsanto Clemente VII Riserva 1998

 

Castelli del  Grevepesa

Via di Gabbiano, 34, 50026 San Casciano In Val di Pesa Firenze

055 821911

http://www.castellidelgrevepesa.it