Al di là di annunci e roboanti cifre dei nostri esportatori ecco una bella classifica realizzta da Winemetrics e tratta da Vinography che riporta a suo valta l’esito id un report piuttosto curato sui consumi in volume di bottiglie nella ristorazione americana…
Il nostro campione è CAVIT! e su questo dovremmo essere contenti visto che nei top 25 l’unica altra azienda italiana è Ecco domani, conosciutissima in USA con etichette semplici d’impatto e modaiole (la parola “fashion” compare nel sito molto più di “wine”…) che sembrano essere uscite dal manuale del perfetto bocconiano! Uso del claim, frasi a effetto, messaggio chiaro, logo accattivante…
Tanto di cappello a Fabrizio Gatto che è l’enologo dietro a questi vini che in effetti sembrano incorporare quello che gli americani chiedono all’italia ovvero moda e vino abbordabile e semplice da consumare…
Tanto semplice che, addirittura saltando tutte le nostre discussioni su Italia IGT, sono già arrivati alla DOC Italia…
Ecco come appare qui la scheda del Chianti Ecco Domani:
Varietal Content: Sangiovese 90% – Merlot 10%
Appellation: Italy
Alcohol: 12.6%
Residual sugar: 0.19 g/100ml
Total acidity: 0.56 g/100ml
pH: 3.6
Avete letto bene “appellation Italy”!
e allora mi sa che la questione se una IGT Italia deve nascere si risolve da sola…
p.s.
mi sono gustato un pò il sito di Cavit, secondo me fatto parecchio bene e persino con dei bei video (anche se un pò troppo agiografici) con le degustazioni dei vini! Bravi!!! Peccato che gli devi praticamente dare anche il codice fiscale per poterli vedere…
p.p.s
rispondendo a Slawka, il vino fatto per il mercato esiste davvero ed è pure italiano!!!