Tra le miriade di cose che appaiono ogni giorno da fare da vedere e da gustare (come le polpette di Paolo Gori in gara il Venerdì pomeriggio) durante l’Expo Rurale che si terrà tra pochi giorni alle Cascine, vi segnalo la presenza dei Coltivatori Custodi ovvero coltivatori che in autonomia tutelano la specie originale di un albero o una pianta particolare che altrimenti rischieremmo di perdere per sempre e dimenticare.
E non solo il custode deve proteggere e salvaguardare la coltivazione da qualsiasi forma di contaminazione, alterazione o distruzione ma deve provvedere al rinnovo dei semi in collaborazione con la Banca regionale del germoplasma (sono 11 le Banche toscane) e soprattutto contribuire alla diffusione della conoscenza e della coltivazione delle risorse genetiche di cui lui stesso è custode. Ecco quindi perchè alla Cascine ne troverete tantissimi disposti e disponibili a raccontarvi la loro missione.
I Coltivatori e le Coltivatrici Custodi in Toscana sono 116 (equamente distribuiti tra uomini e donne) e distribuiti in tutta la regione, sono raggruppati in piccole aziende, con l’obiettivo del recupero e della coltivazione di specie e varietà (754 varietà) delicate e preziose, esposte al rischio di estinzione a causa della bassa resa o di difficoltà particolari nel processo di produzione.
Prevista al loro stand anche una degustazione guidata di fagioli, olio e miele, oltre all’esposizione dei prodotti dei coltivatori custodi stessi ed un esposizione fotografica e alla vendita diretta.
E qui alcune delle tantissime altre cose che succederanno e che potrete fare…
a Firenze dal 20 al 23 settembre per EXPO RURALE 2012a due passi dal duomo più famoso al mondo sfilano sul green carpet de Le Cascine la Calvana e la Pontremolese, la Chianina e perfino la Limousine… Tra una merenda vecchia maniera e un pic nic sull’erba si potrà coltivare un orto, imparare a costruire una casa ecocompatibile o a potare un olivo. Svegliarsi al canto degli uccelli in competizione per la gara canora, inventarsi “buttero” per un giorno, scoprire l’unica cooperativa di donne pescatrici, e l’ultima filanda artigianale che tesse con la lana di quelle che erano le pecore raffigurate da Giotto e ora definita razza “reliquia”. E molto altro. Insomma trasformarsi in urban farmer e trascorrere quattro giorni da contadini dediti alla vendemmia o alla mungitura restando in città ma pur sempre tra pascoli erbosi e balle di fieno. E per i piccoli? Non c’è che l’imbarazzo della scelta… perfino il GRAPE Aperitivo a base di succo d’uva.
PEr i più intraprendenti, aperto anche un concorso fotografico, buttatevi!
www.exporurale.it