Un ritorno di un caro amico, vino di punta che ha fatto la gloria del vino toscano quando nessuno credeva alla sua longevità classe ed eleganza. Nel 1981 nacque con intuizione di Giulio Gambelli unendo sangiovese e cabernet sullo stile del Tignanello di Antinori e da allora fino al 1994 ha raccolto allori premi e contribuito a definire il ruolo della Toscane tra i fine wine mondiali.
Oggi ritorna (anzi è tornato con la 2011) e con questa 2015 mette d’accordo tutti con un blend effettuato nelle nuove vasche in cemento dopo 18 mesi in legni di media capacità e mostra una polpa bellissima di ribes rosso e nero. Al palato ha una morbidezza sottile, bellissimo avvolgente con toni verdi del cabernet affascinanti e austeri e un tannino ricco e saporito dove il sangiovese prende il comando. Un vino che sfiderà i decenni come i suoi predecessori hanno dimostrato ma che oggi piace e convince. Ne sentiremo di certo parlare in futuro…