Nella distribuzione Unicorno di Fabio Cagnetti c’è spazio anche per i miti incrollabili di Borgogna come questo, forse il più grande Clos Vougeot di tutti, una AOC Grand Cru che purtroppo al suo interno presenta diversi vini mediocri non all’altezza del blasone del più grande e famoso grand cru della regione.
Questo 2014 di Chateau de Latour è meraviglia magmatica allo stato puro, un incessante bombardamento sensoriale di mirtillo, cassis, ribes nero, carrube sorretto da un ventaglio di spezie che si ampia ad ogni olfazione tra vetiver, sandalo, bergamotto, china, rafano e frangipane. Sorso che inizia ad allargarsi nella sua evoluzione lunghissima e lo fa con un piacere gustativo roccioso e cupo nel quale emergono strati di frutto e spezia ben compattati in attesa di allargarsi con l’evoluzione in bottiglia ma già che si possono cogliere nella loro bellezza. Evolve e cattura naso e palato per minuti interi e ci mette una serata ad aprirsi come si deve ma è un vino davvero mirabile in annata complicata comunque già meraviglioso se abbinato alla Bouef Bourguignonne di Paolo Gori fatta con la carna calvana.